Sì Sposaitalia: l’appuntamento più atteso dell’anno del settore bridal

Dal 5 all’8 aprile un calendario ricco di eventi, fashion shows, talk con esperti del settore e tanto altro

a cura della Redazione

 Il nuovo format della kermesse 

Quest’anno vengono accolti più di 209 brand provenienti da ben 25 diversi Paesi. Ad aprire il sipario sull’evento, il fashion show di Elisabetta Polignano; seguono Justin Alexander, poi Peter Langner con una sfilata-evento riflette sull’importanza della sostenibilità, poi ancora è la volta di Maria Pia Creazioni, Diamond Couture, Maison Signore, Michela Ferriero e alcuni altri.

Le Maison propongono collezioni che cercano di rispondere e soddisfare le esigenze della clientela con creazioni che strizzano l’occhio a sostenibilità e inclusività. Tutte realtà che sanno coniugare innovazione, qualità, eleganza, ricerca ed esclusività nelle loro proposte.

Le novità assolute 

Tra le novità di quest’anno, un’area denominata Unconventional Pop-Up, con alcuni brand emergenti e di nicchia, come Avaro Figlio, Ferdinando Concept, Bovina Fiori, Derani Milano, Petali, Terry Saponaro, Vaida Design. Ma non solo bridal e abiti da sposa, anche una sezione dedicata agli abiti da sera, Evening Dress, tra tendenze e proposte più classiche. Dall’iconico prom si passa ad eleganti abiti da cocktail e da cerimonia. In particolare, Ifta Evening Show dedica il suo salone ad abiti che rispecchiano l’eccellenza sartoriale italiana tramite le collezioni di Ada Sorrentino, Gerardo Sacco, Maria Patrizia Marra, Sartoria74 e altri.

Essenziali anche alcuni momenti innovativi di formazione nel Salotto di Sposaitalia, con interviste, talk, confronti: vengono approfonditi gli scenari e le tematiche relative al settore, nonché l’importanza della sostenibilità e inclusività nella moda. Non a caso, la moda bridal sta diventando sempre più etica e sostenibile, ciò viene confermato dal progetto di upcycling in collaborazione con lo IED di Milano: gli abiti da sposa vengono trasformati in capi casual proprio attraverso l’upcycling. Non mancano infine momenti di networking e di business tra professionisti del settore come buyer e stilisti.

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