Miart 2023: l’evento di punta della Art Week sbarca a Milano

Dal 14 al 16 aprile torna a Milano miart, la fiera di arte moderna, arte contemporanea e design in scena allo spazio Allianz MiCo. Fra artisti emergenti, creatori e affermati e progetti per il benessere del pianeta

di Martina Faralli

miart 2023, crescendo Creative Direction: Cabinet Milano Art Direction: Rossana Passalacqua, Francesco Valtolina Team: Veronica Alba, Nicola Narbone, Benedetta Stefani Photography and video: Chaumont-Zaerpour Director of Photography (only video): Jacques Baguenier Sound (only video): Max Wuchner Editing (only video): Lucia Martinez Post production (only Photography): Stefano Maccotta Models: Allegra Cavassoni, Appoline Diane Baillet, Attandi Trawalley, Helena Hiegemann, Lori Bourrec, Zigen-Shor, Maia Hawad and Rocio Ortiz Special thanks: Fabio Maragno, Anna Carniel

Dal 14 al 16 aprile torna a Milano miart, la fiera di arte moderna, arte contemporanea e design in scena allo spazio Allianz MiCo. Il tema è quello del Crescendo, metafora musicale sia dell’espansione della manifestazione che del potere dell’arte di costruire un mondo migliore.

Miart 2023 e un’invasione di arte da tutto il mondo

169 gallerie partecipanti – un aumento a doppia cifra rispetto all’edizione 2022 – provenienti da 27 paesi del mondo; opere di maestri moderni e contemporanei sia affermati che emergenti: la 27esima edizione di miart è ancora una volta un appuntamento irrinunciabile per amanti dell’arte e collezionisti italiani e internazionali. La fiera è diretta per il terzo anno consecutivo da Nicola Ricciardi e fa da evento cardine per la Art Week, una settimana dedicata all’arte a 360 gradi.

A miart 2023 il contesto si mantiene vivacemente internazionale, con addirittura il 40% degli espositori provenienti da sedi estere. La crescita non è poi solo legata al numero delle gallerie, ma anche alla qualità dei progetti in mostra, fra ritorni attesi e promettenti new entry. Fra la folta schiera di nomi che incuriosiscono ci sono 1 Mira Madrid (Madrid) e Galerie Lelong & Co (Parigi, New York), Chert Lüdde (Berlino) e Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe, Basilea), Ciaccia Levi (Parigi, Milano) e MISAKO&ROSEN (Tokyo), Perrotin (Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo, Shanghai, Dubai) e Repetto Gallery (Londra, Lugano). Significativa anche la crescita in termini di espansione geografica delle gallerie coinvolte, che provengono da quattro continenti e da città distanti tra loro: da São Paulo a Shanghai, da Seoul ad Accra.

Allo stesso tempo, il contesto italiano si conferma grande protagonista grazie alla presenza di alcune tra le gallerie più dinamiche del nostro Paese. Tra queste, solo per citarne alcune: Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai) e Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Bologna, Milano, Parigi) e kaufmann repetto (Milano, New York), Galleria dello Scudo (Verona) e Alfonso Artiaco (Napoli).

Un Crescendo di sezioni per miart

Per miart 2023 torna la divisione degli spazi in tre sezioni: per evidenziare la ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, la visita si apre con Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini e dedicata a 26 gallerie young; il tour prosegue poi con Established, il ramo principale della fiera che ospita 133 gallerie con opere contemporanee e creazioni dedicate all’arte del Novecento. In coda, ma non per importanza, c’è Decades, la sezione curata da Alberto Salvadori che esplora la storia del XX secolo attraverso 10 progetti monografici dagli anni ’10 al 2010.

Infine, dopo i temi Smantellamento del silenzio del 2021 e Primo movimento del 2022, nel 2023 miart mantiene il fil rouge delle metafore musicali e si articola intorno alla parola Crescendo. Lo spirito ottimista verso l’espansione della fiera si riversa in un dialogo su cura dell’ambiente e tutela della biodiversità, incarnato dall’adesione di miart al progetto Gallery Climate Coalition Italia e da tre interpretazioni di Crescendo: art & sound, art & bodies e art & earth. Per rendere l’arte uno strumento celebrativo e curativo di suono, persone ed ecosistema in cui viviamo.

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