Hedda Gabler come una pistola carica

La nuova drammaturgia di Liv Ferracchiati ha voluto ricreare la storia di Hedda Gabler e della sua attrazione per l’anticonvenzionalità

a cura della Redazione

Il cuore del dramma

Al centro di tutto, una donna: Hedda Gabler, la quale ha sposato un uomo che non ama, precisamente Jorgen Tesman. Lei, piuttosto, è sempre stata affascinata da Lovborg, uno scrittore anticonvenzionale. Lui decide di affidare la propria vita, la propria anima e le proprie riflessioni a un manoscritto visionario che riflette sull’essenza dell’essere umano. Uno scritto contorto, in linea con il suo modo di essere equivoco.

Gli aspetti che hanno colpito Ferracchiati

Ferracchiati ha deciso di ricreare la storia di Hedda Gabler poiché colpito e affascinato da diversi aspetti. Innanzitutto, è rimasto parecchio catturato dall’attrazione di Hedda verso l’anticonvenzionale, rappresentato dallo spirito “out of rules” di Lovborg. In secondo luogo, dalla figura di Lovborg, l’uomo sregolato che tenta di ricostruire le proprie visioni e valori morali attraverso un manoscritto visionario. L’obiettivo è capire una volta per tutte le condizioni per poter essere realmente felici. Gli attori somigliano alle persone di oggi, spesso incapaci di trovare la vera felicità e di assumersi le proprie responsabilità.

Lascia un commento

Your email address will not be published.