Casablanca AI 2024: il mito greco del lusso

Alla Paris Fashion Week, Casablanca AI 24 va in scena con abiti-toga, corsetti da spartano e sportswear olimpico, il tutto imbevuto dei colori brillanti del Mediterraneo

di Martina Faralli

Cos’hanno in comune l’antica Grecia e la Parigi moderna? È l’interrogativo a cui risponde la collezione Casablanca Autunno/Inverno 2024. Alla Paris Fashion Week vanno in scena abiti-toga, corsetti da spartano e sportswear olimpico, il tutto imbevuto dei colori brillanti del Mediterraneo.

Casablanca AI 24: Venus as a Boy

Il tema della collezione Autunno/Inverno 24 presentata da Casablanca alla Paris Fashion Week è – volutamente – tutt’altro che sottile. L’antica Grecia viene evocata, in maniera seria e faceta, sin dagli inviti alla sfilata, accompagnati da un cratere/tazza con motivi colorati, e dal video promozionale pubblicato sui canali social del brand, un richiamo al mondo delle acropoli e delle statue apollinee dalle grafiche e dalla musica anni ’80.

Il titolo della sfilata, Venus as a Boy, riprende quello di una celebre canzone di Björk e rimanda ancora una volta agli dei dell’Olimpo, ma anche alla ricerca di una sensualità a tratti androgina. E poi c’è la location della sfilata, il Cirque d’Hiver, dalla forma semicircolare simile a quella di un anfiteatro di ateniese memoria. Modelle e modelli escono in scena accompagnati da una coreografia del gruppo Murmuration curata da Sadeck Berrabah, incarnazione di quei coreuti che erano parte integrante delle tragedie di maestri come Eschilo, Euripide e Sofocle.

Casablanca gioca, ancora una volta, sul filo della cruise collection, presentando abiti che trasportano la mente a vacanze sui lidi del Mare Nostrum e giornate al country club. Il fondatore del brand, Charaf Tajer, illustra come gli antichi greci e i moderni parigini abbiano in comune uno slancio idealistico verso la creatività, dall’architettura alla moda stessa, e approccia l’ispirazione ellenica con reverenza mista ad ironia.

In passerella arrivano dunque completi sartoriali con una fusciacca legata in vita o sul petto che ricorda quella di una toga, abiti fluttuanti con spacchi e tagli netti sulla schiena da sacerdotessa dionisiaca, corsetti luccicanti che strizzano l’occhio alle tenute degli opliti ma lasciano voluttuosamente scoperta la parte inferiore del seno. Ai piedi, calzari da gladiatore alternati a sneakers total white, a rimarcare l’andirivieni fra le epoche della collezione.

Attitudine sportiva e vibe vacanziera

Ancora una volta Casablanca condisce le sue creazioni con una buona dose di sportswear – e quale contesto è migliore della Grecia delle prime Olimpiadi? Abitini con cappuccio, t-shirt attillate e polo con cerniera trasportano dalla passerella ai campi da tennis e da golf, le maglie in tessuto tecnico e i costumi portati sotto alle pellicce fanno pensare ad un après-ski frizzante, e le maxi tute effetto peluche hanno colorazioni azzurre degradé che potrebbero evocare sia il mare che la montagna.

A punteggiare vestiti e accessori ci pensano loghi e motivi che sono la quintessenza dell’ellenismo da cartolina, dalle righe greche alle colonne ioniche, sempre variopinti e spesso metallizzati. Maxi borsoni e tote bag rappresentano ancora una volta un invito al viaggio, fisico e mentale, con i piedi ben piantati nella modernità ma con lo spirito che vaga nello spazio e nel tempo.

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