NFT: cosa sono, come si creano e come si usano

Vediamo da vicino cosa sono gli NFT e le loro funzionalità

di Mariangela Frascati

© Christie's

Cosa sono gli NFT?

L’ NFTNon Fungible Token – è un gettone virtuale, letteralmente un “gettone non riproducibile”. Si tratta di prodotti digitali non modificabili e certificati, in quanto registrati su blockchain. Ogni NFT apre, esclusivamente al suo proprietario, un universo di beni e una rosa di servizi personalizzati ed esclusivi. Questi token, però, differiscono dalle criptovalute in quanto non sono in alcun modo intercambiabili tra loro o sostituibili.

Dove si trovano gli NFT?

L’NFT non è un prodotto reperibile in natura ma va creato. Tutto può diventare NFT: un disegno, un’immagine, un video, purché sia digitale. Durante la creazione dell’opera digitale, viene associata una precisa sequenza numerica per garantirne la tracciabilità, l’immutabilità e, di conseguenza, l’affidabilità. Il codice generato, infine, viene registrato su blockchain e da questo momento in poi il token può essere ufficialmente scambiato sui marketplace dedicati. Esistono per questo delle vere e proprie piattaforme in cui comprare e vendere NFT. Attualmente la più frequentata è OpenSea. L’acquisto di NFT avviene tramite criptovalute ed è per questo necessario avere un portafoglio digitale dotato di crypto currency.

L’NFT nel mondo dell’arte

Un’opera d’arte come, ad esempio, La Primavera di Botticelli, può diventare NFT, cioè si può digitalizzare dandole un certificato di autenticità e originalità. L’NFT è, dunque, un certificato che garantisce che quell’opera, unica, ha una versione digitale altrettanto unica, e non è una copia di un oggetto. Essendo però digitali, gli NFT, possono essere riprodotti e copiati all’infinito ma la “firma” in codice dell’NFT rende riconoscibile l’artefatto originario e di conseguenza rende evidente l’autore, unico proprietario riconosciuto della creazione del prodotto digitale. Gli NFT nell’arte rappresentano sicuramente un metodo sicuro per garantire l’autenticità e certificare l’identità delle opere.

L’NFT nella moda

Anche il mondo della moda, specialmente nell’ultimo periodo, sta iniziando a sperimentare con successo gli NFT. Molti brand, soprattutto marchi di lusso, si sono impegnati nella creazione di capi e accessori indossabili esclusivamente nel mondo virtuale. La crescente digitalizzazione ha permesso di dar vita a strumenti e tecniche per l’ascesa di un mercato che prima non esisteva. Tutti coloro che possiedono un NFT possono contare sull’originalità e unicità di quel prodotto, un’unicità evidente non solo nel carattere eccezionale di quel bene ma soprattutto in quanto “esistente” solo nella dimensione digitale e privo di fondamento nella realtà. Un esempio concreto di NFT nel mondo della moda è la GIF di Gucci Ghost di Trevor Andrew, venduta per 3.600 dollari o la creazione di sneakers virtuali nate per essere condivise in post social o nel mondo del gaming.

Nell’ambizioso tentativo di rendere il digitale più reale della realtà, il mercato degli NFT è indubbiamente in forte crescita e sembra anche garantire agli artisti di ogni settore un successo (non solo economico) più elevato rispetto al passato. Questo non li rende però immuni da speculazioni e rischi di un crollo. Un dato di fatto è che la dimensione della realtà è stata delegittimata perdendo il suo statuto e lasciando il campo alla dimensione digitale del cyber spazio. Tutto ciò di cui disponiamo è ormai accessibile da un punto di vista digitale e ogni cosa occupa una forma e una dimensione nuova, non più limitata nei confini spazio-temporali. L’introduzione degli NFT è un fenomeno che spaventa alcuni ma al tempo stesso affascina. Gli NFT consentono di dar vita a un cambio di paradigma unico nel mercato e, inoltre, l’idea di costruire un mondo parallelo può essere allettante perché dà la sensazione di potersi declinare in uno spazio digitale che, di fatto, è infinito.

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