“C come Chanel” – Milena Vukotic è il mito di Coco

 

Non solo una grande stilista, ma una figura simbolo della cultura popolare del Novecento che, seppure non amasse definirsi femminista, rivoluzionò il disegno dell’abito femminile proprio, per paradosso, attraverso la rivisitazione di capi tipicamente maschili, contribuendo all’imponente trasformazione del ruolo della donna.

Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito. Bisogna potersi rimboccare le maniche”.  Queste le parole dell’emancipata Coco, all’anagrafe Gabrielle Bonheur Chanel e a lei è dedicato “C come Chanel” , lo spettacolo in scena al Teatro Franco Parenti fino al 17 febbraio.

A interpretarla la poliedrica Milena Vukotic che passa con disinvoltura dalla televisione d’intrattenimento al cinema d’autore e al teatro più impegnato. Sul palco anche David Sebasti che ricopre tutti i ruoli maschili come il fedele maggiordomo, l’amatissimo Boy Capel e il poeta Jean Cocteau, per le cui opere Coco lavorò come costumista. Roberto Piana firma la regia, gli splendidi costumi sono di Alessandro Lai, mentre il testo è scritto dalla giovane Valeria Moretti.

L’intento dell’autrice non è stato quello di raccontare dettagliatamente l’intera esistenza di “Mademoiselle”, anche perché ricca di avvenimenti e articolata è la sua vita così come il lungo periodo storico che fa da cornice (1883 – 1971), quanto piuttosto di evocare, attraverso un succedersi di immagini quasi oniriche, di suggestioni e di emozioni, a tratti dolorose e anche ironiche, il sapore di quegli anni trascorsi intensamente dalla regina indiscussa dell’eleganza, tanto forte quanto fragile, che però si considerava “solo una semplice sarta”.

 

Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14, Milano
dal 5 al 17 febbraio
martedì alle ore 20.30
mercoledì alle ore 19.45
da giovedì a sabato alle ore 20.30
domenica alle ore 16.00

I biglietti sono acquistabili direttamente alla biglietteria del teatro e online.

 

(di Giulia Bellini)

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