PhotoVogue 2021: esibizioni, talk e 10 anni da celebrare

Eccoci alla 6° edizione del PhotoVogue Festival, che si tiene dal 18 al 21 novembre 2021 al Base di Milano, in via Bergognone 34

Tra etica ed estetica: riformulare la storia attraverso la fotografia

Come da tradizione, l’evento affianca mostre fotografiche, talk e revisioni di portfolio, e costituisce un polo di animazione del capoluogo lombardo per i suoi eventi satellite sparsi per la città.

Il tema di quest’anno è “Reframing history”: i progetti in esposizione si delineano come tentativi di riformulare la storia, mostrandone aspetti alternativi, diverse interpretazioni, ribaltando stereotipi e verità già affermate.

Etica ed estetica sono le due parole chiave che vanno a braccetto anche in questa edizione, pensata per chi ama la fotografia, l’arte e la moda e desidera entrare in contatto con figure di spicco nell’industria. 

Uno sguardo alle esibizioni 

Le esibizioni di quest’anno si dividono in quattro e sono curate da Alessia Glaviano, Chiara Bardelli Nonino e Francesca Marani.

La sezione più ampia è “Reframing History / 35 chapters”, in cui ogni capitolo corrisponde alla visione di un artista, selezionato da una giuria interna fra 2500 fotografi di 98 paesi diversi. Tutte le voci raccontano una storia, personale o comune, ma sempre con un risvolto sociale: c’è chi riporta alla luce personaggi omessi o dimenticati, chi mette in discussione delle bellezze stereotipate.

L’insieme dei racconti crea un “equilibrio delle storie” (per citare Chinua Achebe) che è da sempre stata la missione di PhotoVogue, che quest’anno festeggia il decimo anniversario di vita. Partendo dal proverbio africano che dice “finché i leoni non hanno i loro storici, la storia della caccia glorificherà sempre il cacciatore”, il PhotoVogue Festival 2021 si propone di guardare alle storie dei leoni. 

Dal ghetto al mainstream: un festival per tutti

“Reframing History / 12 chapters” è la seconda esibizione, che vede la partecipazione di 12 artisti neri selezionati dal dipartimento fotografico di Vogue Italia e dalla giuria del festival.

Il progetto spazia nelle sue proposte da una visione alternativa alla radicale reinvenzione dei canoni e della mitologia western. È così che gli artisti portano l’attenzione dello spettatore su quei luoghi che sono stati lasciati sempre lontani dai riflettori, dando vita a nuovi sentieri che stanno influenzando la fotografia di panorama nel mondo. 

“Reframing History / 2 chapters” è, invece, una piccola sezione dedicata a due titoli della cultura popolare che approfondiscono il tema dell’edizione. Parliamo della serie tv “Anne Boleyn” e del film “The personal history of David Copperfield”. Perché un tema così grande invade ogni tipo di media culturale.

L’ultima mostra è intitolata “Visions from the world”. Dall’Africa all’Europa, dagli Stati Uniti al Sudamerica, dai Balcani e dall’Asia sono qui raggruppate le realtà più interessanti dal punto di vista fotografico e delle visual arts, connettendo culture diverse in un unico posto. 

Dieci anni di PhotoVogue

Con la sesta edizione del Festival cade anche l’anniversario dei 10 anni di PhotoVogue, fondato nel 2011 da Alessia Glaviano, Brand Visual Director di Vogue Italia. Glaviano si accorse che il mondo della fotografia necessitava di una piattaforma curata di condivisione, dove chiunque potesse condividere il proprio lavoro liberamente. È così che oggi PhotoVogue celebra i suoi 10 anni con un video a cui partecipano 500 dei migliori fotografi della piattaforma, che ne conta in totale più di 25mila, tra amatori e professionisti. 

Tutte le attività: le talk e le portfolio reviews

Durante i tre giorni di festival, lo spazio di Base accoglierà alcuni talk che spaziano dal fotogiornalismo alla fotografia di moda, toccando temi attuali quali la diversità e l’inclusività. Diametralmente nasce il format interattivo “Ask me anything”, in cui i leader dell’industria si mettono a disposizione dei giovani fotografi (via zoom) per qualsiasi tipo di domanda.

Questo format è pensato per tutti coloro che non hanno mai avuto la possibilità di chiedere anche le domande più semplici a chi ha più esperienza, abbracciando per davvero l’obiettivo di inclusività e crescita condivisa prefissato da Vogue.

Per concludere con le attività formative, sabato 13 novembre dei fotografi selezionati dallo staff di Vogue Italia avranno l’opportunità di avere il loro portfolio revisionato virtualmente da curatori estimati, galleristi e photo editor da tutto il mondo. 

E per chi non è di Milano, il PhotoVogue Festival è visitabile da tutti online

di Chiara Pellini

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