L’incontro tra arte, design e moda
Venini, nome leggendario della tradizione muranese dal 1921, entra per la prima volta in dialogo con Jil Sander, emblema del minimalismo elegante e sofisticato, oggi sotto la guida creativa di Simone Bellotti. A firmare la collezione è Formafantasma, studio di design concettuale fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin, noto per il suo approccio radicale e sostenibile. Da questa sinergia nasce una collezione limitata di vasi – Stone 01, 02, 03 e 04 – realizzati in soli 9 esemplari ciascuno, ognuno irripetibile.
Stone: l’eleganza dell’imprevisto
Al cuore del progetto c’è un principio poetico: l’imperfezione come forma di bellezza autentica. Le tecniche antiche di soffiatura senza stampo, lavorate con procedimenti sperimentali – shock termici, acqua fredda, bolle, craquelure – generano superfici inaspettate, quasi carnali, cariche di tensione e significato. In questo processo, il design non precede la forma: nasce con essa, direttamente tra le mani del maestro vetraio.
“Ogni vaso è una conversazione tra materia, gesto e pensiero” spiegano da Formafantasma, restituendo il senso profondo di un fare che è insieme ancestrale e contemporaneo.
Venini, eredità e innovazione
Questa collezione non è un episodio isolato, ma un nuovo capitolo di una storia iniziata oltre un secolo fa. Fondata da Paolo Venini e Giacomo Cappellin, la manifattura veneziana ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del design e dell’arte del XX e XXI secolo – da Gio Ponti a Carlo Scarpa, da Tadao Ando a Ettore Sottsass, da Michele De Lucchi a Gaetano Pesce – mantenendo intatto il valore della tradizione artigiana, ma sempre proiettandola verso il futuro.
Oggi, sotto la guida della famiglia Damiani, Venini continua a innovare con coerenza e visione. La sua palette di 125 colorazioni, il patrimonio di oltre 45.000 disegni d’archivio, i record d’asta e la presenza nei musei più prestigiosi del mondo (MoMA, Met, Victoria & Albert, Gallerie dell’Accademia) testimoniano un’eccellenza assoluta del made in Italy.
La bellezza come atto culturale
Con Stone, Venini, Jil Sander e Formafantasma dimostrano che l’artigianalità non è nostalgia, ma una delle forme più avanzate di pensiero contemporaneo. L’oggetto non è più solo prodotto, ma risultato di un processo che accetta l’errore, che accoglie l’imprevisto, che dà spazio alla materia e alla sua voce più autentica. È un gesto coraggioso, radicale, profondamente umano.