Luce, sguardo, verità: è Mustafa Sabbagh

Giordano, adottato dall’Italia nel 1979, laureato in Architettura, con la sua macchina fotografica ha “firmato” le piu importanti testate internazionali di moda e non solo: Arena, The Face, Vogue Italia, l’Uomo Vogue, Rodeo, Gasby, Front, Kult, Sport & Street. Incontriamo il grande Mustafa Sabbagh, il grande fotografo di moda e artista contemporaneo italo-giordano un venerdì di questo fine ottobre. Niente domande convenzionali, botta e risposta standard, preparate, ma “improvvisazione”.
E il perché lo spiega lui stesso: “Le domande generano solo alibi, contribuiscono a costruire muri, le risposte sono già li, sono in ciò che vedi, che vivi, questo è il vero concetto di Contemporaneo”. E ancora: “In un ‘era dove la rivoluzione del web sta imperando, è fondamentale e prioritario conoscere le regole, non adeguarsi e reinventarsi se occorre”.
“E’ finita l’epoca in cui si può sedere sugli allori, un buon lavoro, seppur un capolavoro è facilmente dimenticabile, superabile, sostituibile… Troppe informazioni corrono e si rincorrono sulla rete, nulla è più statico e nulla è più veramente rappresentativo di un luogo o di una popolazione, quale gadget o souvenir non è globalizzato o non puoi avere con un semplice click senza viaggiare ma comodamente seduto sulla poltrona di casa tua?”

Cosa resta allora?

Resta quello che siamo, resta la nostra pelle… una trasmissione di dati incredibile, una potenza, un diario che parla e racconta di noi.

Ed è quello che catturi in About Skin, 50 scatti full page, dove però non ci sono solo persone e la loro pelle..

About skin in una parola è l’essere umano, e per capirlo, trasferirlo, raccontarlo, devi parlare anche di dove vive, come vive, con cosa vive e cosa vuole, ed ecco allora l’innesto di stil ife, paesaggi, scatti moda.

Già … moda, ma anche arte, cultura, passione, tanta passione…

Non mi sono mai piaciuti gli steccati, perché volere sempre affannarsi per clusterizzare tutto?, Nemmeno noi siamo così per natura! Non siamo una cosa sola ma composti da tanti piccoli dettagli, bisogni, voglie, sogni.

Sogni?

Sì: i sogni devono rimanere tali, quando mi chiedono se ho sogni nel cassetto dico che no, ho dei progetti ma i sogni hanno una loro perfezione, una loro vita, ed è li nel sospeso che devono rimanere.

A proposito di perfezione, tu giuri fedeltà solo alla fotografia, amore innato e viscerale, ma l’amore spesso fa soffrire e a volte invece tradisce, contro ogni previsione o aspettativa tradisce, mi chiedo se anche a te è capitato di essere deluso, possibile che mai un progetto che nasceva da o con un’ idea mano a mano che lo eseguivi e si completava non abbia rivelato una luce completamente diversa, non si sia trasformato in altro?

La fotografia in sé non mi ha mai deluso, posso esserlo stato da alcuni fotografi o da me stesso per non essere riuscito a cogliere il vero intimo, ma Lei, in sé, mai, non mi ha mai tradito, e anzi mi ha insegnato, tante sono le volte che cambio in divenire il progetto..per me lo scatto è come un rapporto amoroso, certo platonico, ma è uguale come con l’essere umano, devi arrivarci dentro e fonderti con lui e per farlo mano a mano che lo conosci ti ritagli su di lui con amore e passione.

Amore, passione, un’artista…. e una musa: Antigone (http://www.antigonekouloukakos.com), come è stato conoscerla come ci si accorge che in una stanza entra e si materializza quella che sarà l’ispirazione che animerà non solo un singolo progetto ma che probabilmente rivivrà in tutti?

Luce, la luce, lo sguardo, la verità..non quella leziosa a tutti i costi, un magnetismo che ti porta a costruire intorno sapendo che il resto è intoccabile.

http://www.mustafasabbagh.com/

Federica Piacenza

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