Life in Vogue 2019

Vogue

Vogue Italia e il progetto Life in Vogue

Vogue, la Bibbia di tutte le fashion victim, nel corso della Milano Design Week 2019 ha dato ai visitatori la possibilità di accedere alla redazione di Vogue Italia per scoprire cosa si cela all’interno. Stiamo parlando di un mondo magico, da sogno, con file di scarpe perfettamente ordinate in scala cromatica, accessori preziosi, abiti provenienti dalle più sognate passerelle.

Il progetto Life in Vogue, come spiega il Direttore di Vogue Italia, Emanuele Farneti, si fa portavoce del concetto della partnership tra la moda e il design. Due mondi che sono più vicini di quanto si possa pensare. L’idea è stata quella di reinterpretare gli spazi della redazione dando voce ad otto creativi di fama internazionale, che si sono messi in gioco al fine di portare in auge il legame moda-design.

Life in Vogue: i designers

Jonathan Anderson / Ufficio

Proprietario di un brand, Jw Anderson, e direttore creativo di Loewe, Jonathan Anderson ha voluto inserire nel suo progetto per l’ufficio gli elementi ricorrenti nel suo brand. Tendenze d’ispirazione inglese si uniscono ad una modernità tale da rendere possibile uno stacco tra passato e presente. In particolar modo, la sua attenzione si focalizza sull’armadio aumbry Henry VII. Anderson elimina dalla sua trasformazione tutto ciò che veniva ampiamente utilizzato nelle età signorili.

David Nicolas / Ufficio del Direttore

Una delle stanze più importanti, se non la più importante, è stata ispirazione per il lavoro del duo di designers beirutiani David Raffoul e Nicolas Moussallem. Occupandosi sia di interni di lusso che di design dell’arredamento, riescono ad offrire un servizio made-to-measure con lo scopo di soddisfare il committente al 100%. Sono stati in grado di cogliere il mood aziendale italiano, e la risposta l’hanno trovata in uno stile classico ed elegante, contraddistinto da tonalità calde provenienti dai colori della terra, pensando anche alla loro cara Beirut, che rendono l’atmosfera più leggera e rilassante.

Rafael de Cardenas – Architecture at l’arte / Ufficio

RDC/AAL (acronimo del nome del designer) oltre ad occuparsi di design di oggetti, fornisce consulenze artistiche e opera nel settore della realizzazione di interni residenziali. Non è facile tradurre il messaggio che l’artista vuole lanciare. Si tratta di un pensiero al limite dell’onirico, dove la mente è proiettata verso il futuro ma al contempo pondera tutte le sfumature del momento. Riflettiamo, facendo fede alla sua frase: “Piú capiamo, meno appare la nostra fisicità”.

Ana Kras / Ufficio del Direttore Creativo

Serba trapiantata a New York, Ana Kras non dimentica i ricordi della sua infanzia, di quando si recava nella tipografia familiare per creare modellini in carta. Quest’ufficio, dove il colore predominante è il grigio, le riporta alla mente i vecchi mobili che avevano i suoi genitori, e per la sua riproduzione si è avvalsa di tutti i mezzi che abitualmente utilizza per esprimere la sua arte (disegni, oggetti vari d’arredo, dipinti).

Massimiliano Locatelli / Sala Riunioni

Un omaggio alla multietnicità è quello su cui la Locatelli Partners ha puntato. L’idea di voler portare all’interno dello spazio il Castello e il Parco si è rivelata un’ottima scelta, perfetta per il dejeuner sur l’herbe , ovvero le declinazioni di verde pensate per la Sala Riunioni.

Pierre Marie / Pattern corridoio e Talent Room

Uno stile pop, eccentrico e colorato, quello di Pierre Marie, l’eterno bambino appassionato dal mondo Disney. Il corridoio è una delle zone a cui difficilmente viene prestata attenzione, ma in questo caso sarà difficile restare impassibili davanti ad ornamenti importanti come quelli proposti da Marie. La Talent Room è stata tinta invece di un giallo solare, che ispira al solo ingresso. Per l’occasione Pierre Marie ha creato una firma ad hoc: due razzi futuristici e una vetrata in grado di affievolire, colorandola, la luce proveniente da Piazza Cadorna.

Storagemilano / Ufficio attualità

Ghidoni, Donati e Pasini sono gli architetti fondatori di Storage, e basano il loro lavoro sulla ricerca di un’estetica pulita e chiara. “The golden love” è il titolo che hanno dato al progetto pensato per Life in Vogue; un richiamo all’eleganza che dovrebbe regnare in tutte le professioni, che evidenzia due aspetti contrapposti quali simmetria e disordine. Come dire, gli opposti si attraggono.

Studio Proba / Break Room per San Carlo

San Carlo, celebre marchio produttore di deliziosi snacks, per reinterpretare la Break Room della redazione di Vogue Italia si affida al newyorkese Studio Proba, famoso per i suoi lavori di alto livello nel graphic design. Il risultato? Pareti dai colori brillanti e patatine San Carlo come spezzafame, rigorosamente avvolte da un packaging in limited edition!

Life in Vogue è un progetto che ha visto protagonisti anche svariati partners: Nemo Lighting, Alcantara, Guerlain, San Carlo, Lavazza, Molinari, Cantine Riunite & Civ, Baxter, Caparol Icons e Texture.

 

di Agnese Pasquinelli

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