“Io, studentessa, vi racconto la mia passione per la fotografia”

Quando la passione è forte, e per lei si combatte, ci si ritrova ad ottenere risultati stupefacenti. È il caso di Isidora Francescati, 21 anni, nata e cresciuta a Milano, con tanti sogni e una forte passione per la fotografia. Fisico minuto e del look alternativo, Isidora è determinata, e fra i suoi scatti (visibili anche sulla pagina Facebook: http://www.facebook.com/isyphoto)  ci racconta la sua storia, e l’idea di un fantastico futuro tra bellezza, arte e moda.

Quando hai iniziato ad avere la passione per la fotografia?

Ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia nel periodo in cui frequentavo la terza superiore. Avevo una semplice compatta e mi divertivo a fotografare le mie amiche e a farmi autoritratti. Durante la quarta superiore, per Natale, ho chiesto di farmi regalare dai miei genitori la mia prima Reflex. Presi una Nikon D40. Mi sembrava di possedere la macchina fotografica più bella del mondo. Iniziai a realizzare degli pseudo servizi fotografici alle mie compagne di classe; cercavo di fare del mio  meglio, anche se era tutto molto rudimentale. Il set era composto da un telo nero che appendevo al muro con dello schotch e la luce era quella che entrava dalle finestre. Tutto questo si svolgeva in una stanzetta nel palazzo della mia migliore amica, che sarebbe diventata poi la mia truccatrice ufficiale. Durante gli ultimi due anni delle superiori, continuai a fare foto a tutte le mie amiche e a pubblicarle su Internet. Col tempo si sparse la voce ed iniziai a fare un pò di foto a cantanti emergenti della scena hip-hop milanese.

Che studi hai intrapreso?

Inizialmente ho frequentato il Liceo Scientifico ma poi ho capito che non era quella la strada giusta per me, ma volevo intraprendere degli studi basati sull’arte. Così mi sono iscritta al liceo artistico Boccioni di Milano. Terminato il liceo, ho deciso di concentrarmi esclusivamente sulla fotografia e mi sono iscritta all’Istituto Europeo di Design, al corso di fotografia. Ora sto finendo il terzo anno e a giugno prenderò la laurea.

Racconta un’esperienza particolarmente bella che hai vissuto grazie al tuo lavoro

Ci sono state moltissime esperienze che mi hanno segnata ma sicuramente quella che mi ha segnata di più è stato il mio primo vero shooting fotografico. L’anno  scorso verso maggio, un amico, che fa l’agente fotografico, mi ha chiamata per partecipare ad uno shooting che stava organizzando assieme ad un altro fotografo di Brescia. Così, trovata la modella e chiamata la truccatrice, siamo partiti per Brescia per realizzare questo shooting lungo una giornata. Inizialmente siamo andati a  scattare in un agriturismo dove c’era questa splendida piscina con giardino. Dopo ci siamo spostati in una splendida villa con piscina che si affacciava sul Lago  Maggiore, stessa location usata per una copertina di Playboy. Ero entusiasta di lavorare con una modella professionista in quei luoghi fantastici.

Chi è la persona che ti è stata più vicina e ti ha incoraggiato in questo tuo sogno?

Senza dubbio la mia migliore amica. Abbiamo sempre lavorato insieme: io scattavo e lei truccava. Abbiamo lavorato insieme fin dall’inizio, quando entrambe  eravamo alle prime armi e ci arrangiavamo con quello che avevano, fino ad ora, che lavoriamo in sale di posa attrezzatissime e con modelle professioniste. Si può dire che siamo cresciute insieme, abbiamo sempre avuto un feeling incredibile sia dal punto di vista dell’amicizia, sia da un punto di vista lavorativo.

E’ un mondo competitivo?

Si, è un mondo molto competitivo e pieno di invidia. Succede tra i più giovani ma anche tra i fotografi affermati. Una cosa che sto vivendo ora è la paura del fotografo affermato di avere un assistente valido a tal punto da rubargli il lavoro. Però queste cose hanno anche un lato positivo, la competizione porta sempre a fare meglio, a migliorarsi per arrivare sempre ad un livello superiore.

Il tuo sogno?

Il mio sogno è quello di diventare una fotografa di moda affermata, realizzare campagne pubblicitarie ed editoriali di moda, in giro per il mondo.

Raccontaci come si prepara un servizio fotografico

Dipende dal tipo di servizio che bisogna fare. Generalmente si prepara prima un progetto, decidendo esattamente cosa fare, dal mood alla location. Poi si chiamano modella, truccatrice e stylist. Il giorno dello shooting si montano le attrezzature e si prepara la location; dopo aver montato tutto, si fanno un pò di prove per le luci per sfruttarle al meglio. Una volta che truccatrice e stylist hanno finito di preparare la modella si scatta.

Quali sono i trucchi del mestiere perché il servizio riesca bene?

In realtà, non c’è un trucco preciso per far andare bene un servizio. Sicuramente la progettazione è fondamentale, così si ha già tutto studiato nei dettagli e si evitano brutte sorprese. Poi, è fondamentale far mettere a proprio agio la modella o il soggetto fotografato, poiché aiuta a creare un clima sereno e senza imbarazzi.

Quali sono i grandi fotografi del passato che ammiri e perché?

Il primo fotografo a farmi dire “io voglio diventare come lui” è stato Helmut Newton. Le sue immagini sono sensuali ed eccentriche, i corpi dei soggetti non sono mai innocenti e trasmettono una sorta di trasgressività e sensualità. Invece un fotografo attuale che ammiro è Terry Richardson: le sue immagini sono molto trasgressive e d’impatto.

Federica Palma

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