Giorgio Armani, sfilata a porte chiuse

GIORGIO ARMANI

Giorgio Armani, fashion show senza pubblico

A concludere la settimana della moda milanese è stato Giorgio Armani, primo ad optare per un evento a porte chiuse, senza pubblico, giornalisti e buyers a causa del Coronavirus; seguito a ruota da Laura Biagiotti. La sfilata va comunque in scena, ma solo in streaming: un incontro tra rigore e gentilezza, tra maschile e femminile, in perfetto Armani style.

La collezione

Sulle note di una colonna sonora classica, la sfilata Autunno/Inverno 2020-21 è andata in scena attorno a un bellissimo giardino incantato, con fiori stilizzati come quelli che si sono visti sugli abiti e le giacche pensate dallo stilista. Una linea elegante: sete grigie e rosa, scarpe lucide a contrasto con i velluti neri, particolari cappe ricamate che accompagnano gli abiti da sera, alcuni in velluto, delle frange gioiello che si poggiano sulle spalle. Armani ha pensato per i giorni più freddi a cappotti caldi e avvolgenti, pantaloni alla zuava in seta negli stivali, e piccole giacche. Come si era già visto, anche qui le borse si rimpiccioliscono e finiscono al collo o al polso. Importante focus sulla scollatura, che è un punto che cattura lo sguardo, esaltata con dettagli creativi.

L’omaggio alla Cina

A chiudere lo show virtuale, un pensiero rivolto proprio alla Cina, paese con il quale Giorgio Armani ha da sempre un legame speciale, estetico e culturale; ecco che in passerella iniziano dunque a sfilare una selezione di look delle collezioni Giorgio Armani Privé Primavera/Estate 2009 e 2019, che proprio al grande Paese, ora messo a dura prova dal Coronavirus, erano ispirate. La sfilata si conclude con Giorgio Armani che, con tutta la sua eleganza, esce saluta e ringrazia un pubblico che non c’è (almeno fisicamente), ma che ha seguito la sfilata in streaming: è sicuramente un momento che segna la storia della moda.

 

di Martina Curtotti

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