Il giardino d’inverno della Fall/Winter 2024-25 di Giorgio Armani

Una metafora di speranza quella di Re Giorgio alla Milan Fashion Week giunta quasi al termine, con i fiori leitmotiv della collezione presentata domenica mattina

di Pamela Romano

Fiori d’inverno è il titolo della collezione con cui Giorgio Armani apre l’ultima giornata di show dal vivo di questa fashion week milanese. Alla natura lo stilista affida ancora una volta la sua ispirazione, e come metafora di speranza sceglie i fiori per una collezione Autunno/Inverno, stagione dove non si assiste solitamente alla bellezza della fioritura più rigogliosa, ma è risaputo che il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più forte di tutti.

Bellezza senza tempo

Ad aprire lo show Gina Di Bernardo, storica modella della Maison che ha segnato il decennio ’80/’90. “Mi lega a lei una tenerezza affettiva perché è stata un personaggio che ha vissuto in un periodo dall’atmosfera fantastica” confida nostalgicamente Armani. Fu il volto della prima fragranza uscita nel 1982 e denominata Armani Classic; sin dal principio linee minimali, verticali e dal richiamo orientale hanno caratterizzato i packaging dei profumi Armani. Alcuni scatti di Gina Bernardo firmati dall’occhio di Aldo Fallai sono esposti negli spazi dell’Armani/Silos per la mostra Aldo Fallai per Giorgio Armani, 1977 – 2021, visitabile fino all’11 agosto 2024.

Fortunata la libellula

Ancora nella cornice storica di Via Borgonuovo sfila una palette dai colori più amati dallo stilista. Iniziando dal greige, beige, celeste polvere enfatizzato dalla scelta di tessuti trasparenti per le bluse annodate al collo, grigio per il panno di lana, verde foresta per i cargo in velluto e blu notte per i rasi. Per accendere la notte, fucsia e nero, ma nessun total black; e ancora, lavorazioni che strizzano l’occhio alla couture per raffigurare eleganti calle, camelie, anche come spille e bottoni, rose e tulipani. L’unico insetto che ha la fortuna di volteggiare in questo giardino è la libellula, che più si addice per minimalismo allo stile Armani. Ricamata su blazer in velluto dal collo alla coreana sia come dettaglio su una spalla che come pattern dell’intero modello, prende vita come monospalla dell’abito del look 52, a dir poco incantevole.

Comodità e accessori in tendenza

Il tutto sulla comodità di scarpe basse come ballerine semitrasparenti e stivali aderenti come calze, sulla testa cappelli a cuffia e fedora dalla falda morbida, anch’essi ricamati e floreali. Accessori maxi come di consueto per le borse da giorno e nella scelta degli orecchini e delle collane, come le tendenze preannunciano. Il make-up appare invece un richiamo anni ’60 caratterizzato dalla matita bianca che ingrandisce l’occhio e le ciglia inferiori definite da ciuffetti, alla Twiggy.

Tanta nostalgia ma anche tanta energia ed eleganza, che di questi tempi ne serve molta, come ha dichiarato Giorgio Armani.

Lascia un commento

Your email address will not be published.