Carlo Carrà: una vita per la pittura

Carlo Carrà

Carlo Carrà in mostra presso il Palazzo Reale di Milano

Tra Divisionismo e Futurismo; Primitivismo; Metafisica; Ritorno alla natura; Centralità della figura; Gli ultimi anni e Ritratti sono i titoli delle sette stanze che delineeranno il percorso espositivo dedicato alla vita dell’artista Carlo Carrà presso il Palazzo Reale di Milano a partire dal 4 Ottobre 2018. Promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre, la mostra curata da Maria Cristina Bandera, esperta di Carlo Carrà e direttrice scientifica della Fondazione Roberto Longhi di Firenze, con la collaborazione di Luca Carrà, nipote del maestro, fotografo, responsabile dell’archivio di Carlo Carrà e membro del palinsesto “Novecento Italiano”, ideato dall’Assessorato alla Cultura per il 2018.
A distanza di trent’anni dall’ultima mostra dedicata al pittore italiano da parte del Comune di Milano, sua città prediletta, e cinquantasei dall’ultima in cui era ancora in vita, vengono proposte 130 opere provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo: State Pushkin Museum of Fine Arts di Mosca, Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, Kunsthaus di Zurigo, Yale University Art Gallery, National Gallery in Prague. E ancora, Museum of Fine Arts di Budapest, i Musei Vaticani e da prestiti di numerosi musei italiani tra cui la Pinacoteca di Brera, il MART di Rovereto, il Museo del 900 di Milano, la Galleria degli Uffizi di Firenze, oltre a molte collezioni private, così da ricostruire la fitta trama di affinità intellettuali e di rapporti d’elezione che legò Carlo Carrà ai suoi collezionisti e amici del tempo.

Non solo opere

A tessere ancor meglio la trama di questa vita appassionata ed interamente dedicata alla pittura, documenti, fotografie, lettere e filmati insieme alla testimonianze dell’autobiografia da lui scritta nel 1942 dal titolo, appunto, “La mia vita”; una vita fatta di capolavori che lo hanno reso uno dei maggiori esponenti del Futurismo e della Metafisica in tutto il mondo, dei dipinti dai valori plastici, dei paesaggi e delle nature morte fatte di elementi variabili e di elementi costanti. Fra gli elementi variabili si possono includere quelli che riguardano i princìpi teorici e le idee estetiche. Fra gli elementi costanti si pongono quelli che riguardano la costruzione del quadro. Per me, anzi, non si può parlare di espressione di sentimenti pittorici senza tener calcolo soprattutto di questi elementi architettonici che subordinano a sé tutti i valori figurativi di forma e di colore. A questi principi deve unirsi quello di spazialità, il quale non è da confondersi col prospettivismo; poiché il valore di spazialità non ha mai origini per così dire visive. Questo concetto nella mia pittura è espressione fondamentale”. (Carlo Carrà, 1962)
Informazioni utili:
Carlo Carrà
Palazzo Reale, Milano
4 ottobre 2018 – 3 febbraio 2019
Orari
lunedì: 14.30 -19.30,
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30,
giovedì e sabato: 9.30 – 22.30
di Pamela Romano

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