Marguerite Guyot, un bouquet d’emozioni

Da una perla si aprono i petali, come da una passione secolare di famiglia fiorisce uno Champagne. è questo il motto di Marguerite Guyot, firma di grandissimo prestigio nell’ambito delle ‘uve chiampenoise‘ più esclusive. Una tradizione di famiglia, portata avanti con passione ed estrema dedizione; una tradizione e una passione riconosciute alla Giornata Champagne che ha eletto la Cuvée Extase Blanc de Blancs Grand Cru, millesimato 2002, come il miglior Champagne. L’etichetta, che fonda le sue radici nei vitigni di Damery, terra di antica tradizione champenoise, si è aggiudicata il primo posto assoluto tra quasi duecento champagne nella classifica stilata da Scatti di Gusto.

Di grande espressività aromatica, eccezionale persistenza e magnifica eleganza, la Cuvée Extase Blanc de Blancs Grand Cru rappresenta il “petalo d’oro” della margherita a cinque petali, simbolo della Maison Marguerite Guyot. Ogni suo petalo assume, infatti, il colore dell’emozione che vuole rappresentare.

“Questo riconoscimento mi rende molto felice”, ha dichiarato Florence Guyot, titolare della Maison, “e non lo considero un successo personale ma di tutti coloro che hanno creduto in me: da Johan Casters, che mi ha aiutata nel sapiente assemblaggio delle uve, al team di artisti e professionisti grafici che hanno saputo interpretare le emozioni che scaturivano dalle mie bollicine, realizzando l’abito su misura per Marguerite Guyot: il logo, le etichette e la firma”.

“Questo elegantissimo prodotto da Chardonnay”, (ndr. che ha fatto assegnare alla Maison Marguerite Guyot “4 scatti e secchio”, ossia il massimo punteggio realizzabile, a giustificazione del riconoscimento attribuito)“unisce toni minerale a note di mandarino e mela. Sapido e strutturato. Chiude gessoso”, hanno sottolineato gli esperti Carlo Bertilaccio e Maurizio Valeriani.

Gli Champagne Marguerite Guyot, si diceva, nascono nella valle della Marna, vero cuore della Champagne, da un’idea di Florence Guyot, che da anni è tra le protagoniste sulla scena italiana delle bollicine francesi. Un’idea che ha radici nella sua famiglia: frutto di un armonico assemblaggio di cultura italiana e francese, Florence ha respirato fin dall’infanzia, a Lione, i profumi dell’antica cava di proprietà del suo trisnonno e si è ispirata al nome floreale della nonna, Marguerite, vissuta nell’epoca dell’Art Noveau, per dare vita al suo progetto: cinque etichette, ovvero cinque “petali” uniti a comporre il fiore di Flo, la margherita.

www.champagnemargueriteguyot.com

(di Azzurra Zaglio)

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