Picasso: un ribelle a Parigi, storia di una vita e di un museo

Il docu film prodotto da prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi

di Alessia Russo

Mina Kavani ©Thomas Lavelle

Il film evento che esplora il lato più intimo del noto maestro sarà presente al cinema dal 27 al 29 novembre. Con la partecipazione straordinaria di Mina Kavani, attrice protagonista di No Bears di Jafar Panahi, vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2022.

Mina Kavani sarà la guida di questo percorso, in cui ci accompagnerà con letture di brani tratti da lettere conservate al Museo Picasso e da volumi come “Picasso e i suoi amici” di Fernande Olivier, “Picasso” di Gertrude Stein e “La mia vita con Picasso” di Françoise Gilot.

Il docu film prodotto da prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi, indaga con uno sguardo inedito, le mille sfaccettature di un artista anarchico e rivoluzionario, destinato a diventare un’icona del Novecento. 

Si può separare l’artista dall’uomo?

Picasso. Un ribelle a Parigi, esplora il carattere contraddittorio ed eclettico dell’artista, fatto di luce e ombra. Il futuro di Picasso inizia a Parigi, all’epoca città contradditoria e intollerante verso l’immigrato. È questo il contesto in cui una delle personalità più influenti del 900 cerca di inserirsi, attraversando le difficoltà. Il docu film, realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Picasso diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli, evidenzia il percorso di un giovane emigrato che riesce a farsi spazio in un contesto a lui ostile, dove riuscirà ad emergere. 

Picasso. Un ribelle a Parigi, esplora  gli aspetti più interessanti: dalla personalità dell’artista alle sue opere, come  Les Demoiselles d’Avignon. Le musiche originali del film sono firmate da Emanuele Matte.

Picasso, uno dei più grandi geni del Novecento 

Le interviste a critici dell’arte, intellettuali e artisti, come Celine Debray, la storica e autrice del volume “Picasso, Annie Cohen-Solal, Marie-Laure Bernadac e Eugenio Carmona Mato, ci guideranno alla consapevolezza di un artista che, attraverso le sue opere, ha cercato di conversare con il mondo, da lui definito ‘estraneo’

Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo e ostile e noi”.

Pablo Picasso

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