La moda ci porta al museo

In questo momento storico in cui i musei sono costretti a chiudere, ci pensa la moda italiana a condurci verso la bellezza dell’arte

In questo momento storico in cui i musei sono costretti a chiudere, ci pensa la moda italiana a condurci verso la bellezza dell’arte. Un mese intenso quello compreso tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, che ha visto il fashion month femminile riservato alle collezioni Autunno/Inverno 2021. Il tutto svoltosi naturalmente in digitale, come ha scelto di fare anche in nome dell’Arte il capoluogo meneghino con la sua Milano MuseoCity tra il 2 e 7 marzo.

La nuova percezione della moda e dell’arte

Ancora una volta questi due mondi si incontrano, lungo la strada della loro evoluzione, premendo sull’acceleratore di un motore che alimenta la vita di chi è in una costante ricerca della bellezza; ma anche di chi non lo è, perché inevitabile è scontrarvisi. Inevitabile percepire il cambiamento della fruizione della moda grazie a Instagram e in generale al World Wide Web

E se la moda si fa più democratica, direttamente proporzionale lo diventa anche l’arte. Lo abbiamo visto alla Milano Fashion Week, grazie ad alcuni tra i grandi nomi che ne hanno omaggiato di altrettanto grandi del mondo dell’arte. Si arricchisce la lunga lista che, partendo dal binomio Dalì-Schiaparelli, vede forme e stampe che permettono al corpo di indossare le idee di chi ha raccontato attraverso i colori, le tele e i metodi meno convenzionali la storia dell’uomo. 

MSGM e Alessandro Calabrese per la Fall/Winter 2021

Poco convenzionale l’approccio artistico di Alessandro Calabrese, trentino di base a Milano, laureato in architettura e fotografia, scelto dallo stilista Massimo Giorgetti in occasione della collezione FW21. Simili per temperamento e approccio al colore, MSGM ha colto da Calabrese i frutti della serie The Long Thing del 2017. Evoluzione della serie precedente, denominata The Failed Entertainment, in cui utilizzava lo scanner in maniera tradizionale, in The Long Thing ha lasciato che il digitale misto al caso prendesse il sopravvento. È così che, una volta poggiati oggetti da cancelleria da ufficio e agendo sulla zona sensibile dello scanner, sono nate campiture dai colori saturi degne della palette MSGM FW21. Un’alleanza così contemporanea non si vedeva probabilmente dai tempi di Alexander McQueen e Damien Hirst, e che onore vederla sotto il segno del Made in Italy.

Moschino cita Picasso ancora una volta

Una citazione più che un binomio diretto è una delle scene del video Jungle Red firmato Moschino. Jeremy Scott presenta la collezione FW 2021 mostrando la donna in diverse sfaccettature e momenti della sua vita. Tra questi la visita al museo, dove tre donne in un look monocromo nei toni del nero, giallo e blu stanno ammirando quello che sembra un moderno Les Demoiselle d’Avignon picassiano, composto da cinque donne vestite di abiti stampati di pennellate. Non è la prima volta che Moschino si rifà all’arte e soprattutto a Pablo Picasso, come nella SS 20; ma se prima erano loro stesse a indossare le tele, le modelle prendono vita uscendo dalla cornice. Sarà la voglia di riappropriarsi della propria libertà di rivedere l’arte ad aver ispirato Jeremy Scott?

di Pamela Romano

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