“L’Ultima Regina – Firebrand”: la corte di Enrico VIII tra fiamme, fede e femminilità indomita – Gilt Magazine

“L’Ultima Regina – Firebrand”: la corte di Enrico VIII tra fiamme, fede e femminilità indomita

Nel cuore turbolento del XVI secolo, tra le stanze austere e intrise di potere della corte inglese, prende vita L’Ultima Regina – Firebrand, il film diretto da Karim Aïnouz che getta una luce intensa e moderna sulla figura di Catherine Parr, ultima moglie di Enrico VIII

a cura della Redazione

A interpretarla è una magnetica Alicia Vikander, affiancata da Jude Law nei panni di un re decadente, inquieto e sempre più paranoico.

La pellicola non è un classico biopic storico, ma un dramma psicologico e politico che mostra la forza di una donna intrappolata in un matrimonio pericoloso, in un’epoca in cui bastava una parola per finire al rogo. Catherine Parr non è una regina passiva: è colta, riformista, determinata a portare nel regno le idee del protestantesimo nascente. Ma quando Enrico torna dalla guerra – malato e paranoico – la sua sete di controllo si abbatte proprio su quelle idee. E su chi le promuove.

Il regno si trasforma in un campo minato, dove la fede diventa un’arma. Catherine vede una delle sue più care amiche morire arsa viva per eresia. Il terrore si insinua nelle stanze del potere e la regina è costretta a muoversi come una pedina nel gioco micidiale del vescovo Stephen Gardiner (interpretato con inquietante rigore da Simon Russell Beale), assetato di sangue e zelo inquisitorio.

Ma Catherine resiste. Si circonda di alleati fidati, trama nell’ombra, gioca d’astuzia, ma non rinuncia mai alla sua voce. Firebrand – letteralmente “fanatica” o “incendiaria” – è il titolo perfetto per una figura storica che non si è piegata al potere assoluto, ma ha lottato per ciò in cui credeva. Aïnouz dirige con uno sguardo contemporaneo, portando sullo schermo una storia di resistenza femminile in un’epoca brutale, senza cedere a facili estetismi.

Il film brilla per la sua intensità visiva e narrativa: i costumi austeri, le luci cupe delle stanze regali, il contrasto tra la bellezza serena di Catherine e la corruzione di un potere che divora tutto. Un’opera che parla al presente, raccontando quanto possa essere rivoluzionario il coraggio di una donna sola contro un sistema.

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