Un esperimento creativo e assolutamente unico, che fonde comicità tagliente, tecniche d’animazione ibride e un cast vocale d’eccezione. Prodotta da Lucky Red e realizzata dallo studio Megadrago di Palermo, la serie è stata creata e diretta da Nicolò Cuccì e Salvo Di Paola, e promette di ridefinire i canoni del genere in Italia.
Il Baracchino è un tempio dimenticato della stand-up comedy, un luogo che ha visto giorni migliori. Il suo proprietario, Maurizio (con la voce di Lillo Petrolo), è ormai rassegnato alla chiusura, finché Claudia (doppiata da Pilar Fogliati), un’aspirante art director idealista, decide di rimettere in moto la macchina della risata organizzando una serata Open Mic. Il cast di personaggi è tutto da ridere – letteralmente: tra un piccione fumatore (Luca Ravenna), un Leonardo Da Vinci boomer (Edoardo Ferrario), e persino un Triceratopo punk con eco-ansia (Yoko Yamada), la serie dà vita a un circo esilarante, surreale e profondamente umano.
La tecnica è parte integrante dell’incanto. Utilizzando il software Blender, Il Baracchino mescola 2D, 3D, stop-motion e marionette in un’alchimia visiva totalmente inedita per il panorama italiano. Una scelta stilistica coraggiosa e coerente con l’anima caotica e creativa della serie. La varietà visiva si affianca a un cast vocale di altissimo profilo, che include – oltre ai già citati – Frank Matano, Pietro Sermonti, Michela Giraud, Daniele Tinti, Stefano Rapone e Salvo Di Paola.
L’anteprima dei primi due episodi si terrà il 3 maggio al COMICON Napoli, alla Mostra d’Oltremare, con la partecipazione di Lillo Petrolo, Frank Matano e i registi. È l’occasione perfetta per un assaggio del caos comico e visionario che Il Baracchino promette.
In sei episodi, la serie diventa una satira affilata sul mondo dello spettacolo, sull’identità e sull’arte di far ridere quando tutto sembra crollare. Ma soprattutto, è un inno alla resistenza creativa: anche un vecchio locale cadente può rinascere con un po’ di follia, cuore e una ciambella con un buco dentro
