Notte Fonda: Paolo Bonolis si confronta con la sua coscienza

Paolo Bonolis ci propone attraverso questo scritto una riflessione che vuole essere allo stesso tempo intima e collettiva

a cura della Redazione

La riflessione profonda

Paolo Bonolis vuole mettere in scena un confronto con la propria coscienza, e ci propone così una riflessione intima con se stesso che si estende poi su tutti noi. Viene presa in considerazione una società iper tecnologica che prende il controllo degli adolescenti; i social sono sempre più presenti e invasivi nelle nostre vite, e il rischio ricade su un presente senza memoria e un futuro senza libertà, senza possibilità di decisione del singolo.

Questa riflessione viene concretizzata dal dialogo tra un uomo e una donna, marito e moglie, che escono da un aperitivo e s’incamminano verso casa. I due iniziano a parlare di tutto, e il tema più gettonato sembra proprio quello dei danni che il mondo tecnologico apporta all’essere umano; l’isolamento che ne deriva e il non saper stare più bene con se stessi e con gli altri.

L’obiettivo

Con questo scritto l’obiettivo di Bonolis è quello di sperare nella creazione di una legge che metta un limite minimo di 16 anni compiuti per l’utilizzo dello smartphone. Il suo sogno è quello di vedere dei ragazzi più consapevoli, che sappiano utilizzare con maggior intelligenza e consapevolezza le piattaforme digitali.

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