La storia di Coco e Ninette Chanel giunge nelle librerie

Le sorelle Chanel

La poco conosciuta storia delle inseparabili sorelle Chanel

In concomitanza con il cinquantesimo anniversario della morte di Gabrielle Chanel, è in arrivo nelle librerie e negli e-book store la poco conosciuta storia delle inseparabili sorelle Chanel. E se dietro una grande donna ci fosse un’altra donna? Sarà forse questa la domanda che si è posta l’autrice Judithe Little prima di scrivere il suo ultimo libro Le Sorelle Chanel. Arrivato nelle librerie a gennaio 2021, in occasione del 50esimo anniversario della morte di Gabrielle Chanel, si aggiunge un tassello alla vita di Mademoiselle Coco.

Edito in Italia da tre60, la storia prima di Coco, che vede sempre al suo fianco la sorella minore Antoinette, è in corso di traduzione in ben 10 paesi. L’autrice, Judithe Little, cresciuta in Virginia e laureata in Giurisprudenza, vive a Houston col marito e i suoi tre figli. Dopo il successo del romanzo Wick Wythe Hall, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, Le Sorelle Chanel è il suo secondo libro e sta attualmente lavorando al terzo.

La potenza delle donne

Donne che scrivono di donne. Se si pensa a Gabrielle, detta Coco, Chanel si pensa spesso agli uomini che hanno scandito la sua vita, sia sentimentale che lavorativa. Sì, perché Chanel non si è mai sposata e non ha avuto figli, ma ha avuto degli amori che hanno segnato la sua crescita professionale, in una società alto-borghese di cui non faceva parte. Prima di Etienne Balsan, giocatore di Polo e allevatore di cavalli, sport che indusse Gabrielle ad indossare da antesignana i pantaloni. Poi di Boy, soprannome di Arthur Capel, anche lui giocatore di polo che finanziò la prima boutique di Chanel in rue de Cambon 21. A due passi da Place Vendome e rue Faubourg Saint-Honoré, in un palazzo del XVIII secolo che Coco adattò in base alle sue necessità.

La boutique occupava il pianterreno, mentre la grande sala al primo piano era usata per presentare le sue collezioni e fare le prove degli abiti Haute Couture. La famosa scalinata rivestita di specchi, da cui Coco arbitrava i suoi defilè, conduceva al suo appartamento al secondo piano. Il terzo piano ospitava lo studio, dove Karl Lagerfeld ha lavorato fino al 2019 e adesso opera Virginie Viard. Tutte le sue attività, tra le quali gli ateliers per la realizzazione di gioielli, cappelli e abbigliamento sportivo, erano raggruppate in questo edificio, la cui configurazione è rimasta immutata.

Un sogno che si realizza, questa boutique. Un sogno nato tra le lenzuola delle camerate dell’orfanotrofio di Aubazine, dove Albert Chanel, venditore ambulante rimasto vedovo, lascia le sue tre figlie, Julia-Berthe, Gabrielle e Antoinette nel 1897. Saranno queste ultime due a differenziarsi nelle faccende di cucito, sognando abiti ben diversi dalle severe divise dell’istituto. Ma le due care sorelle non sanno ancora che i rosari delle suore legati in vita, i mosaici del corridoio dell’Aubazine, i simboli ripetuti, sarebbero divenuti il vocabolario Chanel.

Che loro sarebbero divenute Coco e Ninette, che di giorno cucivano cappelli e la sera cantavano ai Cafè chantant de Moulins di Parigi. E che ad attenderle c’erano anche Deauville, Biarritz ed il resto del mondo che ancora oggi acquista i loro ricordi.

 

di Pamela Romano

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