Dylan / Schatzberg: gli scatti dell’uomo dietro il mito

Schatzberg

È arrivata da  poco in tutte le librerie la nuova opera di Jerry Schatzberg, che racconta di un Bob Dylan all’apice del suo successo. C’è stato un periodo, a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70, in cui il mondo sentiva di dover cambiare. New York, Londra, centri di idee pronte ad esplodere da un momento all’altro. Non si faceva arte, si trasmettevano visioni di società, emozioni, si coinvolgevano masse.

Tra i primi a far vivere questi movimenti vi erano i musicisti, impegnati non solo sul piano artistico, ma  soprattutto su quello politico. A distanza di quasi mezzo secolo, le uniche testimonianze che ci rimangono di questi pezzi di storia vengono dagli obiettivi dei grandi fotografi. Proprio da qui nasce il nuovo volume del fotografo newyorkese Jerry Schatzberg, edito da Skira, che racconta un Bob Dylan nascosto, malinconico e gioioso allo stesso tempo.

Dylan e Schatzberg: la crescita di un’amicizia

Spiare le grandi star del rock, umanizzarle, coglierne i momenti più intimi era il compito di persone come Annie Leibovitz o Jerry Schatzberg. La prima è la donna che ha immortalato John Lennon e Yoko Ono per Rolling Stones. Il secondo, è il fotografo che sarà dietro la copertina di Blonde on Blonde di Bob Dylan, che diventerà il suo “soggetto migliore”.

La prima volta che si sono conosciuti è stato nel 1965, mentre Dylan incideva Highway 61 Revisited. Dylan era già Dylan, l’uomo che avrebbe creato il folk-rock e che stava rivoluzionando il mondo della musica. La vera svolta è avvenuta però nel 1966, proprio alla pubblicazione di Blonde on Blonde. L’album diverrà un monumento della musica proprio perché “è il dialogo di due culture che si scontrano con un’enorme esplosione”, come dirà Al Kooper.

Bob viene consacrato, e lo scatto di Schatzberg diviene immortale. Leggermente sfocato, semplice nel suo essere particolare, l’immagine creata da Jerry occupa entrambe le facciate del disco. Nella prima versione dell’album, all’interno, c’era una foto della bellissima Claudia Cardinale, che però è stata rimossa perché l’attrice non aveva prestato il consenso. Ma non è solo questo che il volume racconta: racconta dell’uomo del Minnesota, del lavoro dietro alle più grandi hit, dei momenti di leggerezza e quelli di riflessione di due amici.

Jerry Schatzberg: molto più di un semplice fotografo

Nato nel Bronx di New York, Jerry Schatzberg ha vissuto il momento più florido, artisticamente parlando, della sua città. Tutti gli artisti trovavano infatti nella Grande Mela un punto di incontro, di crescita e di confronto. È così che inizia la sua carriera, che annovera anni di collaborazione con celebri riviste come Vogue e Esquire.

Ma la sua passione non si ferma solo a questo: diventa inoltre un regista di successo. Esordisce con “Mannequin – Frammenti di una donna”, in cui Faye Dunaway è protagonista, per poi dirigere Al Pacino in “Panico a Needle Park” e “Lo spaventapasseri”. Entrambe le pellicole hanno vinto diversi riconoscimenti internazionali.

Possiamo concludere dicendo che la forza di questo volume sta proprio nell’intimità e nella sincerità degli scatti riportati. Come dirà lo stesso autore infatti, con Bob Dylan “bastava puntargli addosso l’obiettivo e le cose semplicemente accadevano”. Un’occasione imperdibile, dunque, per chi vuole conoscere ancora meglio il dietro le quinte di questo eclettico e immemorabile artista.

 

di Maria Concetta Porricelli

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