The Alchemist of Fashion, l’esposizione fiorentina celebra il genio di Gianfranco Ferrè

Dal 13 al 16 giugno, durante la 104esima edizione di Pitti Uomo a Firenze, apre la mostra The Alchemist of Fashion – Unveiling the Formula of Gianfranco Ferrè, viaggio nell'archivio del celebre stilista voluto da Istituto Marangoni Firenze in collaborazione con WP Archivio

di Martina Faralli

The Alchemist of Fashion – Unveiling the Formula of Gianfranco Ferrè

Una camera delle meraviglie aperta sul mondo dell’architetto della moda. È così che si presenta The Alchemist of Fashion – Unveiling the Formula of Gianfranco Ferrè, esposizione che dal negozio WP in via della Vigna Nuova a Firenze si snoda in un sontuoso appartamento sempre di proprietà del concept store. Il lavoro e l’estro creativo di Gianfranco Ferrè vengono raccontati attraverso disegni, scritti, bozzetti e, soprattutto, abiti, tutti accuratamente selezionati dagli studenti dell’Istituto Marangoni Firenze e messi a disposizione da WP Archivio.

Il percorso espositivo è un viaggio nel processo creativo del designer e considera non solo le sue opere, ma anche le sue ispirazioni. Avido lettore, esploratore e ricercatore, Ferrè ha lasciato un’eredità di oltre 5500 libri tra volumi di arte, storia, fotografia, costume e moda, oltre ad una raccolta di polaroid scattate nel corso di tutta la carriera. Tramite queste suggestioni, gli studenti del Master in Art Management e Curating Art and Fashion hanno potuto raccontare il suo lavoro e la sua inventiva a 360 gradi, rendendo omaggio ad un uomo e ad uno stilista dalla cultura smisurata.

Tra natura e architettura, tra Oriente e Occidente

Le aree tematiche che hanno segnato la carriera di Gianfranco Ferrè sono tutte rappresentate nell’esposizione, la quale si apre con una ricostruzione dello studio del creativo milanese. La sensazione è quella di trovarsi in una sorta di bottega rinascimentale, fra manichini, scampoli di tessuto e oggetti affascinanti provenienti da tutto il mondo. E poi, gli abiti. Sontuose creazioni couture evocano gli elementi della natura mentre cotte di maglia plasmate sul corpo femminile rimandano alla fase “medievale” dei suoi lavori. Dall’Oriente arrivano ricordi di numerosi viaggi e, insieme agli stimoli del mondo occidentale, confluiscono in vestiti dalle volumetrie plastiche che consolidano il ricordo dell’architetto della moda.

Proprio allo sviluppo architettonico dei capi è dedicata la parte distaccata della mostra, quella presente all’interno dello store WP. Qui i protagonisti sono gli indumenti maschili, decostruiti o in fase di work in progress, incarnazione della precisione millimetrica e dell’occhio geniale di Gianfranco Ferrè, in grado di trasformare strutture e geometrie in forme di bellezza senza tempo.

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