“Cina – la nuova frontiera dell’Arte” alla Fabbrica del Vapore di Milano

La mostra curata da Vincenzo Sanfo che svela l’arte contemporanea di un paese misterioso e sfaccettato come quello cinese

di Valentina Gullini

Si è aperto il vaso di Pandora. Quella terra da secoli così enigmatica e remota, ermeticamente rinchiusa dietro alla sua lunghissima muraglia, ha per la prima volta tolto il velo di mistero dietro al quale era celata, mostrandosi al mondo in tutte le sue sfaccettature, andando a scardinare improvvisamente tutte le gerarchie fino ad allora consolidate. Una rivelazione inaspettata e illuminante che ci mostra quanto questo paese, così vasto e inesplorato, intersechi profondamente il nostro presente. Questa interconnessione riguarda tutti i settori, dall’ambito economico, politico, sociale, ma soprattutto artistico e culturale. 

A questo proposito sarà allestita, presso la Fabbrica del Vapore di Milano, la mostra “Cina – la nuova frontiera dell’Arte”, dal 24 giugno all’8 ottobre 2023, la quale si propone di diffondere, nelle sei sezioni in cui è suddivisa, il percorso evolutivo dell’arte cinese contemporanea. L’esposizione si avvale della curatela di Vincenzo Sanfo, già impegnato in importanti mostre sull‘arte cinese sia in Cina che nel resto del mondo, e rientra tra i fondatori della Biennale di Pechino di cui è stato, sino al 2022, uno dei curatori.

Dopo i turbolenti anni ’80, caratterizzati dalla diffusione di una forma di Pop Art, definita Pop-cinica”, che mirava a scagliare una duplice critica nei confronti della classe dirigente dell’epoca e verso una generazione sempre più infatuata dalle tendenze consumistiche occidentali, si impose una nuova corrente di artisti che si concentrarono soprattutto sulla scoperta e sullo studio di nuove forme di espressione, più consapevoli e contemporanee, ma non per questo meno eclettiche, spesso caratterizzate da una maggior spettacolarizzazione nei confronti delle opere esposte; si assiste alla nascita di quello che verrà definito come filone del “Pop ludico”.

L’esposizione, pensata appositamente per la città di Milano, mette in luce un percorso poliedrico, asimmetrico, non convenzionale, e intende portare alla ribalta uno spaccato importante delle varie direzioni e della ricchezza di espressioni in cui si muove l’arte contemporanea in Cina, coinvolgendo maestri ormai già consolidati e ricercati come Yin Kun o Xing Jun Qin, Ma Han, Xin Haizhou o il grande Xu De Qi che presenterà opere inedite, pensate appositamente per questa occasione.

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