Bijoux de Diamants: se il mondo si ferma, nulla ferma i movimenti celesti

In Bijoux de Diamants, prima collezione di alta gioielleria firmata Chanel, ritroviamo quegli elementi rimasti firma inconfondibile del marchio: stelle, luna, sole

di Martina Visingardi

“Ho voluto vestire le donne di costellazioni “– disse Gabrielle Chanel nel 1932.

Per Gabrielle Chanel le stelle, gli astri, gli elementi celesti costituivano fonte di straordinarie ispirazioni fin dalla sua infanzia, trascorsa ad Aubazine. Fu qui che Gabrielle trasse le prime ispirazioni per la sua visione artistica, tra cui l’amore per le stelle e la luna, che insieme ad altri simboli decoravano le pareti dell’abbazia. E fu proprio a questi elementi che Mademoiselle si ispirò per la sua prima e unica collezione di Alta Gioielleria, presentata a Parigi, nella sua residenza privata al 29 di Faubourg Saint Honoré: Bijoux de Diamants.

In Bijoux de Diamants, la prima collezione di alta gioielleria firmata da Mademoiselle, ritroviamo quegli elementi, rimasti, ancora oggi, firma inconfondibile della Maison: stelle, luna, sole. Le creazioni si caratterizzano per eleganza, semplicità, versatilità e trasformabilità. Quest’ultimo aspetto, in particolare, rende i gioielli unici e anticipa la moda futura: ancora una volta, lo spirito visionario di Coco incanta il mondo; una semplice collana si poteva trasformare in tre bracciali e una spilla. La collezione fu finanziata dalla London Diamond Corporation, che puntava alla notorietà della stilista per il proprio rilancio dopo la caduta di Wall Street del 1929.

“Il modo migliore per dimenticare la crisi è banchettare gli occhi su cose belle e nuove, che le abilità dei nostri artigiani e delle nostre donne non smettono mai di svelare” scrisse Coco Chanel.

Nel 2012 venne scoperto un documentario: un cortometraggio girato nella residenza di Gabrielle Chanel che rappresentava una selezione dei gioielli della mostra che esprimevano l’amore di Gabrielle Chanel per il sole e la sua forza vitale. La mostra per la presentazione di Bijoux de Diamants rivelò il lato benefattore di Gabrielle Chanel, in quanto i biglietti d’ingresso – del valore di 20 franchi – furono donati a delle organizzazioni di beneficenza.

Il numero simbolico di Gabrielle Chanel era il 5. Presentava sempre le collezioni il quinto giorno di febbraio e agosto, e lo ha anche usato per il nome del suo profumo e la sua borsa. Dentro la mostra sono presenti cinque temi: le frange, il nastro, la piuma, il sole e le stelle. La stella asimmetrica è preziosissima, ma può stare tra i capelli o su un cappello; I nastri sembrano essere di seta, anziché pesanti diademi; La cometa è un collier che avvolge il collo, senza chiudersi. 

L’Orsa Maggiore, invece, è un ciondolo.

“Se scelgo i diamanti è perché rappresentano il valore più grande nel volume più piccolo” scrisse Coco Chanel nel manifesto con cui presentò Bijoux de Diamants.

La collezione fu smontata e i diamanti restituiti, ma quell’evento e quei gioielli, sono ancora oggi fonte di grande ispirazione. Traendo ispirazione dallo spirito moderno di Bijoux de Diamants, il direttore dello studio di creazione di gioielli Chanel dà vita a una nuova storia. Voleva tornare all’essenza del 1932 e armonizzare il messaggio attorno a 3 simboli: la cometa, la luna e il sole. Ha mantenuto il tema dei corpi celesti, la purezza delle linee e la libertà del corpo. Jewelry Creation Studio inventò la gioielleria vivente, dove le creazioni si avvolgono e riposano liberamente contro la pelle. In questo modo, ogni donna traccia un percorso unico per le comete contro la sua pelle. Zaffiri blu come la notte o giallo come il sole fiammeggiante.

Una collezione che si lascia trasportare dall’essenza dello stile Chanel per reinventare il mondo dell’alta gioielleria, di cui il collier Allure Céleste è il masterpiece, composto da uno zaffiro ovale di un blu intenso e profondo e un diamante a forma di pera.

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