Happy New Fashion Year!

Tempo

Largo ad un nuovo fashion year

Tirate le somme del vecchio anno, si accoglie il nuovo con i fatidici buoni propositi. Iscriversi in palestra, imparare una nuova lingua, risparmiare qualche soldo, magari per regalarsi quella borsa adocchiata alla propria influencer preferita. A proposito, chissà quali saranno i propositi del nuovo fashion year che ci attende. Per scoprirlo, ripercorriamo un viaggio nel tempo più recente, alla ricerca di segnali sul futuro.

Le somme del 2019

L’anno lasciatoci alle spalle è stato testimone di grandi avvenimenti che hanno segnato per sempre il fashion system. A partire dal febbraio 2019 con la scomparsa di Karl Lagerfeld, a seguito di assenze alle ultime sfilate e l’aggravarsi di un tumore al pancreas. Probabilmente definibile, lo stilista dalle collaborazioni più longeve e proficue lascia la collaborazione con Fendi e la direzione di Chanel. Vogliamo ricordare anche Max Azria, lo stilista franco-tunisino fondatore del marchio BCBG MAX AZRIA deceduto a maggio. Prematura e per questo inaspettata la scomparsa, a soli 47 anni, di Sophia Kokosalaki, nel mese di ottobre. Verrà certamente ricordata la sua maestria con il drappeggio, indiscussa firma delle sue origine greche.

Ma il 2019 non è stato segnato solo da perdite. Nomi nuovi, o seminuovi, si sono affacciati sul panorama lusso. A detenere il primato di donna che ha creato un brand originale per la multinazionale LVMH è stata Rihanna, con Fenty. Generando a sua volta una crescita di audience impareggiabile con lo spettacolo Savage x Fenty durante la Fashion Week di settembre. Le donne hanno dettato tendenza, scalpore, e a loro volta fatturato. E ben 15 sono state scelte dalla Duchessa del Sussex, Meghan Markle, per the september issue dell’edizione inglese di Vogue. 15 donne che hanno dato un impatto significativo sulla vita moderna, tra cui Greta Thunberg, fotografate dal grande Peter Lindbergh, che sarebbe passato a miglior vita nel novembre a seguire.

I propositi del 2020

Certamente il loro tempo è stato investito più che bene. Sarà su questa riflessione a porsi la nuova indagine del Metropolitan Museum of Art di New York, con la mostra About Time: Fashion and Duration. In concomitanza con il 150esimo anniversario del museo, un’attenta analisi cronologica della moda dal 1870 ad oggi. Insieme al curatore Andrew Bolton, attesi all’inaugurazione del 4 maggio 2020 Nicolas GhesquièreLin-Manuel MirandaEmma StoneMeryl Streep Anna Wintour. In fatto di eventi, non ci resta che attendere, ma in fatto di tendenze è possibile tirare ad indovinare. Gli anni ‘90 sono ormai tra noi, i choker, i mom jeans, mini gonne e crop top abbinati, il fluo, gli occhiali da sole piccoli e ovali o alla Matrix, etc. E se nella moda tutto torna, magari anche in ordine temporale, toccherà alle tendenze degli anni 2000 riaffiorare in questo nuovo decennio. Ma davvero siamo pronte a rivedere e reindossare i jeans a vita alta e i mini blazer? O le maxi cinture sui leggings al ginocchio?

Di certo, per adesso, c’è che il colore dell’anno, dettato da Pantone, sarà il 19-4052 Classic Blue. “Un blu rilassante, che ci dà la speranza che ci serve nell’epoca in cui stiamo vivendo”, dichiara Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute. Un blu che richiama il cielo all’imbrunire, che potrebbe stare bene abbinato all’argento della moda Spaziale prevista per l’anno appena arrivato. Come già visto sulle passerelle SS 2020, in concomitanza con le missioni spaziali previste su Marte dall’azienda aerospaziale SpaceX. Per una partenza del genere servirà di tutto, quindi nuova vita alle maxi bags, dovrà farsene una ragione Jacquemus con le sue Chiquito.

Tutte pronte per partire? Buon viaggio in questo nuovo anno alla moda!

 

di Pamela Romano

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