Moschino Couture: Jeremy Scott celebra l’italianità

Moschino

Per la pre-collezione Fall/Winter 2019, Jeremy Scott ha scelto di celebrare l’italianità: e dove raccontare la sua visione della storia del Bel Paese se non nel luogo in cui è nata? Roma, con la sua meravigliosa allure romantica e i suoi simboli poliedrici, è l’ispirazione della visione di maison Moschino del prossimo inverno.

Moschino e la visione romana

Il fascino di Roma la rende tanto bella quanto inafferrabile, per questo Jeremy Scott ha avuto bisogno di tutte i dettagli possibili per poterla raccontare. Dai luoghi intrisi di storia, la cui ricostruzione ha fatto da sfondo allo show, alla magia del cinema che ha portato gli ospiti nelle sale di Cinecittà per un incontro con Dioniso: ogni elemento è stato sapientemente abbinato nell’audace visione Moschino. Un momento di messa in discussione e di riscoperta, e un’ironica prospettiva sulle memorie romane, che in questa versione pop e dissacrante sarà difficile dimenticare.

Il corpo Moschino

L’attenzione sul corpo è stata sorprendentemente audace: i rimandi alla scultura, alla dimensione fisica e alla mutevolezza del corpo nel suo essere fluido, hanno reso la collezione un vero e proprio elogio alla bellezza. Così, la sensualità tipica di Moschino ha assunto un significato aulico, che si è materializzato in tubini per evidenziare la silhouette, eleganti capispalla che modellano il corpo ed enfatizzano la vita, e accessori che strutturano il volume e l’identità. Corpi scultorei, avvolti dalle stoffe che, come veri e propri ornamenti, vogliono valorizzarli. Una corporeità a suo modo anche artificiosa, costruita abilmente secondo veri e propri copioni che mettono in scena l’universo vivace del cinema romano e le sue fantasie.

Gli accessori

Non è attraverso le parole, bensì tramite gli accessori, che avviene il dialogo sulla passerella. Dal lettering romano che adorna i capispalla attraverso il ricamo, all’estremo utilizzo di cinture, passando per il design di accessori per l’uomo, che, come lacci dei sandali alla schiava, avvolgono le gambe e slanciano la figura. Ciascun capo trova la sua ragione d’essere negli accessori che lo corredano, in un continuum simbolico per raccontare le diverse ere romane.

I decori delle architetture classiche si sono tradotti in borchie e fibbie, così come gli elementi distintivi dell’abbigliamento dei soldati dell’Impero Romano si sono trasformati in corpetti e toghe. Invece, i colori degli affreschi che rendono uniche le basiliche romane sono stati il punto di partenza per il progetto di pattern e stampe pop e satiriche in puro stile Moschino. Anche le maschere del teatro latino hanno avuto il loro ruolo nella creazione del make-up: un progetto di grande effetto, che ha messo in scena la magia delle sceneggiature Felliniane fatte di piume, paillettes e strass.

 

di Alessandra Nuzzo

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