Dal ready-to-wear al ready-to-drink

Dalla moda dei cocktail premiscelati alla moda che si insinua nel settore del food&beverage

La moda riesce ancora una volta a trarre forza da tutto ciò che la circonda, unendo il suo appeal a ciò di cui ogni essere umano non può fare a meno, il cibo.

Ma è risaputo anche il comune denominatore dei settori del fashion e del food, ovvero il lusso, molto legato al concetto di experience. Quelle esperienze che il Covid-19 continua periodicamente a portarci via, dal semplice caffè al bar e lo shopping in centro città, al cocktail in un rooftop o una cucina stellata. È qualcosa che on-line non si può spiegare, ma attraverso la digitalizzazione uno, il settore moda in sé, e il mettersi in gioco, l’altro, il settore del food con il delivery per esempio; hanno regalato attimi di piacere e distrazione che adesso scopriremo insieme.

Cosa si intende per ready-to-drink

Una moda nella moda, che nasce da una necessità, o per meglio dire un vezzo, quello dei cocktail ready-to-drink. Che al contrario di quello che si possa pensare, non sono nati durante il lockdown, ma qualche anno prima. L’italiano medio chiaramente non avrebbe mai rinunciato ad un cocktail miscelato a una spanna dal bancone, come non rinuncerebbe allo shopping dal vivo. Ma nonostante ciò, il cocktail premiscelato e conservato sotto vuoto, sbarcato nel mercato italiano nel 2017 grazie a NIO (acronimo di Need Ice Only), un po’ come il fast fashion ha rivoluzionato il nostro concetto di shopping, ha preso piede.

Giorgio Armani e Belvedere Vodka

Lungimirante e sempre aperto a nuove sfide, Giorgio Armani ha già presentato i suoi ready-to-drink con una delle aziende leader del settore del beverage, Belvedere Vodka. Lo staff Emporio Armani Caffè, utilizzando la qualità della prima vodka super premium Belvedere Vodka Pure, ha dato vita a due cocktail signature chiamati Spicy Cosmopolitan e Armani Espresso Tini. Parlano dell’eleganza e dei tratti indistinguibili di Re Giorgio i due cocktail, rosato il primo come un abito in seta e testa di moro il secondo, corposo come una giacca in velluto.

Lady Gaga e Dom Pérignon

Freschissima, come deve essere servita una coppa di champagne, la collaborazione tra Lady Gaga e Dom Pérignon. E anche qui la moda ci mette lo zampino, esattamente quello di Nicola Formichetti, storico amico e collaboratore della Germanotta. Anche questa volta è lui a firmare la direzione creativa e i costumi della popstar, che in un tripudio di rosa sulle note di Free Woman presenta Dom Pérignon Rosé Vintage 2006 Brut. Il tutto filmato dal regista Nick Knight, noto per la sua carriera nel fashion e per la recente collaborazione con Valentino in occasione del video Of Light and Grace per la Haute Couture Fall Winter 2021.

Inoltre Milano probabilmente vedrà, o meglio rivedrà, un ritorno tutto moda e cibo firmato Ralph Lauren. Dopo sei anni, il marchio americano scommette ancora sul capoluogo meneghino per il suo flagship store in Via della Spiga 5. Non si tratterà di un ristorante, ma è ben risaputa l’attenzione al Food&Beverage da parte del brand, per cui ci si aspetta che questa forte unione venga mantenuta. Lo scopriremo solo all’apertura, attualmente prevista per settembre!

di Pamela Romano

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