Bottega Veneta Cruise 2018: intermezzo vivace anni ‘40

Parola d’ordine: colore. Bottega Veneta presenta la sua collezione Cruise 2018, alleggerendo il malinconico gap umorale che tutti proviamo con l’arrivo della stagione autunnale, quando le giornate iniziano ad accorciarsi, la luce a scarseggiare e le temperature si fanno meno clementi. Se è seppur vero che “siamo ciò che mangiamo”, come asseriva Feuerbach, è chiaro oramai che anche il modo in cui vestiamo è influenzato dal nostro umore, e viceversa.

La cromoterapia di Bottega Veneta si compone di colori quali arancio bruciato, rosso e rosa intenso, blu scuro, verde muschio, bordeaux ed espresso, in un continuo gioco di contrasti; a farla da padrone sono però le meravigliose stampe botaniche, tra fiori, erbe di campo e farfalle svolazzanti, che impreziosiscono capi dalle linee semplici e dai tagli sartoriali.

Come sottolinea lo stesso Direttore Creativo, Tomas Maier: “È un processo molto complicato, poiché i fiori sono caratterizzati da numerose sfumature di colore. Normalmente ce ne sono due o quattro, ma queste stampe hanno spesso più di 30 colori. Le forme su cui appaiono sono molto semplici per evitare qualsiasi preziosità e mantenere una sorta di controllo”.

La base dei capi stampati assume l’allure di una pergamena anticata, interpretata in realtà da tessuti preziosi quali nappa, suede di vitello o agnello (il quale compare anche come nabuk) maglieria, tra cui cashmere double face, shearling e una preziosa duchesse tecnica; non mancano però tessuti più leggeri, come drill e popeline di cotone, crêpe di triacetato e jersey.

Le stampe accarezzano anche gli accessori, come lo stivale stringato, che si accosta a mary jane e calzature in nappa dall’iconico motivo a intreccio. Tra le borse troviamo il modello Loop rivisitato, e le nuove Chain Knot e Piazza. L’influenza imponente del colore, per quanto riguarda la palette cromatica, si abbina a un rimando agli anni ’40 per le forme degli abiti: gonne longuette, linee affusolate, pochi orpelli. Un’eleganza sussurrata e rigorosa, che doveva fare i conti con il decennio del secondo conflitto mondiale.

Anche l’uomo ha di che rallegrarsi al cospetto dell’inverno, tra capi e accessori sobri e modelli basici, ma connotati da accenti vivaci, come per i cardigan, gli zaini Brick e le cartelle portadocumenti. A completamento troviamo i pantaloni bianco ottico con micro-righe, sacche duffel bags, mocassini e sneakers in vitello bianco.

di Jessica Landoni

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