Versace, tra evoluzione e rivoluzione

Fin dalla prima uscita l’eco di un pensiero unanime si alzava a gran voce. L’emozione nostalgica dei presenti nel vedere quelle croci  bizantine ha catapultato tutti nel lontano 1997 quando per l’ultima volta Gianni Versace salutava il mondo prima della sua rimpianta scomparsa. Ma Donatella tiene a precisare che il suo intento non è stato quello di una collezione omaggio, bensì la dichiarazione che il marchio si è evoluto confermando la sua storica identità. Eroica e risoluta questa donna dall’animo rock che affronta la strada con  vertiginosi stivali di pelle a rete, abiti di maglia metallica (quella inventata da Gianni) o redingote di velluto. Total look mai banali, mai , minimal: leit motiv della collezione la fantasia dei tessuti che sfrutta la croce bizantina in diverse rivisitazioni grafiche o la stampa lettering. I colori sono mordaci: nero, giallo, arancione e metallo tinteggiano affascinanti velluti, pellicce e rasi.

Lydia Cavaliere

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