The Gucci Horsebit Society: la nuova presentazione alla MFW Uomo

Gucci celebra alla MFW Uomo i 70 anni del celebre Gucci Horsebit Loafer con spettacoli e installazioni sorprendenti presso lo Spazio Maiocchi

di Laura Maria Mancarella

Un sentito omaggio all’Horsebit

Correva l’anno 1953 quando Aldo Gucci, con un’intuizione geniale, ha creato l’immortale Horsebit, che oggi compie 70 anni. La Maison, in occasione del primo giorno della MFW Uomo, ha quindi reso omaggio a questa creazione, ormai leitmotif della casa, attraverso una mostra poliedrica caratterizzata da esibizioni dal vivo e installazioni immersive e curata da Alessio Ascari.

Lo Spazio Maiocchi è stato quindi trasformato in un club country e culturale denominato The Gucci Horsebit Society, dove 10 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Harry Nuriev dei Crosby Studios, hanno reinterpretato l’iconografia del morsetto metallico della briglia del cavallo con immagini digitali o generate dall’intelligenza artificiale, al fine di riprendere ed esaltare la metamorfosi negli anni dell’Horsebit.

Fulcro di questa presentazione è quindi la ripresa in evoluzione dell’Horsebit, simbolo di casa Gucci, che ricorre e decora sia gli abiti presentati sia, ad esempio, la moquette della stanza. Non potevano mancare i look della collezione SS Uomo: esposti su manichini si trovano all’interno di uno spazio adornato e vivacizzato con motivi a collage dell’australiano Ed Davis, celebre creatore di immagini.

Nei dettagli della collezione

Quest’anno la MFW Uomo offre a Gucci l’opportunità di celebrare uno dei suoi simboli più longevi: l’Horsebit. Questo motivo ricorre quindi, immancabilmente, sui mocassini, ma spicca anche come stampa tappezzante per intero su un paio di look. La collezione, presentata presso la The Gucci Horsebit Society alias lo Spazio Maiocchi, appare come un ponte di collegamento tra passato e futuro.

Infatti, da un lato possiamo notare gli abiti sartoriali in tre pezzi che sono stati rivisitati in versioni taglienti, costituite da blazer allungati e dai pantaloni bootcut che richiamano agli anni ’70. Dall’altro invece spiccano capi più futuristici che si contraddistinguono per una particolare reinterpretazione del logo Gucci: lo vediamo distorto, stampato al laser o impresso in tre dimensioni su un tessuto spugnoso.

Estremamente contemporaneo è anche il look costituito da felpa e pantaloni lucidi oversize, la cui forma appare mutevole e malleabile. Infine, spicca, anzi, addirittura brilla, un abbinamento costituito da piastrelline che rifrangono la luce e che hanno il sapore di serata in discoteca.

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