Dicembre: la luce del Natale e della Letteratura

Gilt a Dicembre vuole rendere omaggio alla Letteratura. A illuminare in copertina è il talento fantasy di Jennifer Armentrout

di Clara Bacchetta

Dicembre, uno dei mesi più amati e attesi, fa capolino nelle nostre case attraverso abeti meravigliosamente decorati, presepi, lucine intermittenti, pupazzi di neve, schiaccianoci e tutto ciò che di più luminoso possa esistere. Ogni cosa si prepara all’arrivo del Natale, ogni cosa sembra voler gridare “qui è già Natale!”. E se grandi e piccini, Grinch compreso, non aspettano altro, c’è chi a questa celebrazione ha sempre reso omaggio, narrandola e raccontandola in qualsiasi modo e tempo: la Letteratura; ed è proprio a lei che il nuovo numero di Gilt vuole rendere omaggio. Del resto, non esisterebbe momento migliore per celebrarla.

A illuminare in copertina è il talento fantasy di Jennifer Armentrout. Classe 1980, è una scrittrice Made in USA di romanzi fantasy e urban fantasy. Niente meno che il New York Times ha inserito diversi suoi scritti nella lista dei best seller. Jennifer si può definire un’autrice trasversale, è infatti in grado di mediare perfettamente i rapporti tra case editrici indipendenti, case editrici tradizionali e nel frattempo di muoversi anche all’interno delle autoedizioni (self-publishing). Inoltre, ha prodotto diversi racconti con lo pseudonimo di J.Lynn. La sua celebre trilogia Wicked presto si trasformerà in una serie tv prodotta da Passionflix, che ne ha acquistato i diritti. I nomi dei protagonisti e di tutti i personaggi principali sono stati rivelati dalla stessa Jennifer.

Apriamo dunque le nostre menti e prepariamoci a viaggiare grazie al potere coinvolgente della Letteratura, che invaderà anche le sfere del Fashion, dei viaggi, del Lifestyle e di tutte le nostre rubriche. Perché come amabilmente ci ricorda il sommo semiologo, filosofo, scrittore (e tanto altro) Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.

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