La bellezza apre davvero tutte le porte?

Quando ci troviamo di fronte ad una persona molto bella possiamo provare diversi tipi di emozioni e sentimenti, a volte anche contrastanti: ammirazione, desiderio, piacere, imitazione, ma allo stesso tempo invidia, rabbia, frustrazione e disperazione.

Non di rado tendiamo ad associare alla bellezza ogni sorta di altra qualità positiva, come la gentilezza o la nobiltà d’animo ad esempio. Siamo portati a credere che le persone di bell’aspetto siano più interessanti, piacevoli, amichevoli, intelligenti, divertenti o più indipendenti. Tutti questi esempi illustrano molto bene il noto “effetto alone”, un processo psicologico attraverso il quale la presenza in un soggetto di una determinata caratteristica, può influenzare l’immagine globale che ci si forma su di lui.
In generale ci sono aspetti positivi e negativi legati all’essere belli.

Di norma tendiamo tutti a preferire un partner di bell’aspetto, di conseguenza la bellezza offre maggiori opportunità di incontro. Le persone di aspetto gradevole risultano poi i persuasori migliori e questo può essere dovuto ad una maggiore fiducia in se stessi e a doti comunicative più spiccate, ma anche ad una maggiore apertura dell’interlocutore verso un persuasore di bell’aspetto. Spesso, le persone attraenti sono pagate di più, ottengono maggiori benefici e promozioni più facilmente.

Ma non è tutto oro quel che luccica. L’essere belli si accompagna anche ad alcuni svantaggi.
Un recente studio ha suggerito che le persone belle possono essere svantaggiate nel processo di assunzione, qualora il datore di lavoro appartenga allo stesso sesso. In questo caso, infatti, la bellezza dell’altro può essere vissuta come una specie di minaccia, tanto da indurci a mettere in discussione il talento del “competitor”.
Inoltre, una bella donna può essere ritenuta ‘sconveniente’ quando dev’essere assunta per una mansione associata alla mascolinità. Lo stesso non sembra valere per gli uomini attraenti, che possono lavorare in settori tipicamente femminili senza che la loro bellezza mostri delle controindicazioni.
Infine si tende, non di rado, a pensare che il talento di una persona bella, dello stesso sesso, vada poco di pari passo con il suo successo. Le persone che sono esse stesse attraenti, tuttavia, tendono ad essere meno suscettibili a tali pregiudizi, e si sentono in generale meno minacciate dalla bellezza altrui.

Ammiriamo la bellezza dunque, talvolta la invidiamo, ma siamo anche costretti a difenderci da essa.

 

di Laura Tirloni

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