L’incapacità di innamorarsi è sovente il segnale di un malessere della persona; frequentemente l’indice di un disturbo depressivo. Tuttavia anche chi riesce a compiere investimenti affettivi non pare essere immune da sofferenze psicologiche derivanti proprio da questi. È Freud a dire acutamente: “mai siamo così privi di difese come quando amiamo”. Quali allora i rischi dell’innamorarsi? I pericoli connessi a questo venir meno delle nostre difese psicologiche? Difficile e forse improprio enumerarli in astratto, senza fare riferimento alla specificità di un legame di coppia che unisce due personalità e due storie di vita per molti aspetti uniche e diventa esso stesso un “nodo irripetibile”. Eppure un’indicazione generale contro le deviazioni dell’eros può forse essere data. Il precetto evangelico prescrive: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Aggiungiamo “non di più”. Proprio in questo eccesso d’amore pare annidarsi il rischio della sofferenza, se ameremo l’altro più di noi stessi finiremo per accumulare nei suoi confronti un “credito sentimentale” fatto di: piacere sessuale offerto, attenzione, ascolto, risposta ai suoi bisogni. Di questo credito prima o poi chiederemo la restituzione; restituzione alla quale il partner si opporrà trovandosi dover saldare un “debito affettivo” da lui di mai contratto.
Marco Farina
Psicoterapeuta
