Raggiungere il massimo piacere

 

Riassumendo quindi: non c’è più alcun motivo di dividere l’orgasmo femminile in vaginale o clitorideo, in quanto ora abbiamo ben compreso che nella totalità dei casi la sua ‘esplosione’ è sempre data da una stimolazione clitoridea, sia che parta da un coinvolgimento diretto del suo piccolo glande, sia indiretta tramite sfregamento delle piccole labbra, sia dalla radice della sua arcata superiore che, durante il rapporto, si addossa anteriormente alla vagina.

Questa zona, poi, oltre a rappresentare il punto G, potrebbe anche corrispondere (e in alcune donne, ma non in tutte, si è anche oggettivamente evidenziato, ecograficamente), ad una sorta di ispessimento della parete divisoria tra uretra e vagina che sembra rappresentare un abbozzo di prostata femminile ed è quella che, quando presente, dà lo squirting (il corrispettivo dell’eiaculazione maschile, cioè l’emissione di liquido al momento dell’orgasmo).

 

Inoltre sappiamo che tutta la parete vaginale può essere circondata da tessuto spugnoso erettile e ci potrebbero quindi essere anche altri punti che, se stimolati, possono riuscire a provocare l’orgasmo.

 

Ma alla fine, questi argomenti non ci devono preoccupare: ogni donna ha il suo orgasmo, non tutte lo provocano usando lo stesso metodo, non tutte hanno le zone erogene nello stesso punto. Ma, alla fine di ogni ragionamento: l’orgasmo l’importante è averlo, poi il metodo migliore per ognuna verrà scelto con la ricerca, i feed-back positivi, l’esperienza e la collaborazione (si spera emozionante ed eccitante) con il proprio partner.

 

Fino ad ora abbiamo parlato e ci siamo occupati quasi esclusivamente del sesso femminile, ma non per fare delle preferenze. Il fatto è che, generalmente, per gli uomini raggiungere l’orgasmo è molto più facile e più immediato, anzi spesso il problema può proprio essere il contrario, quello di raggiungerlo troppo in fretta, nel qual caso si parla di eiaculatio praecox.

 

L’ eiaculatio praecox (eiaculazione precoce) è un argomento poco gradito a entrambi i sessi: per le donne in quanto diventa insufficiente il periodo dell’erezione maschile per raggiungere a propria volta l’orgasmo e per gli uomini perché risulta estremamente frustrante non essere riusciti a controllarlo, a differirlo, a mantenere quindi per un periodo più lungo la durata dell’amplesso, dell’unione, dell’amore, in modo da soddisfare e far provare piacere alla propria compagna.

 

Tra gli appartenenti al sesso maschile è molto raro trovare l’anorgasmia e quando capita è spesso accompagnata da situazioni patologiche, anche se può a volte verificarsi transitoriamente in momenti di grande stanchezza, di depressione. Può però anche capitare quando non si sia  più innamorati o la propria partner non piaccia più, ma non si ha il coraggio o la possibilità di lasciarla.

 

Ci sono anche dei farmaci che possono provocare ritardo nel raggiungimento dell’orgasmo o anche anorgasmia, come effetto collaterale, specialmente all’inizio della terapia, quando il corpo non è ancora abituato e non ha ancora trovato i rimedi per tornare alla normalità, ma con pazienza e costanza, riprovando e ricercando, si riuscirà di nuovo, tranne in rarissimi casi a recuperare un rapporto sessuale più che soddisfacente, anche quando l’uso dei farmaci non può essere assolutamente interrotto.

 

In questi ultimi anni si è anche parlato molto di “ansia da prestazione” e sicuramente il problema c’è stato e c’è tuttora, ma l’ansia da prestazione dà in prevalenza una difficoltà all’erezione più che una anorgasmia in sé, nonostante, a volte, potrebbe capitare che, oltre che impedire il rapporto, portasse anche alla impossibilità di raggiungere l’orgasmo.

 

di (Marina Zaoli)

 

1 Comment

  1. quali modalità fisiche (ma anche mentali) per favorire al massimo l’orgasmo femminile?
    Da sole ma anche col partner, anche se occasionale.
    Tutte le donne hanno oggi la possibilità di raggiungere l’orgasmo (anche in tempi brevi!) se non da sole, con l’aiuto terapeutico professionale di un capace sessuologo comportamentale, sempre dopo opportuna valutazione clinica delle cause inibenti (comportamentali, emozionali e cognitive)
    In alternativa sull’orgasmo vaginale si possono vedere le pagine 318 del Manuale pratico del benessere e sull’orgasmo clitorideo 319 e 322.
    Atteso che il Manuale pratico del benessere (Ipertesto editore) è stato patrocinato dal club UNESCO per il percorso guidato di auto aiuto allo scopo di permettere alla lettrice attenta una vera crescita sessuale (e non solo) attraverso esercizi domestici, prescrizioni fitoterapiche e nutrizionali, consigli psicologici, questionari di valutazione e test psicologici.

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