Cibi afrodisiaci: esistono davvero?

Il legame tra cibo e sessualità è da sempre oggetto di interesse e curiosità: esistono cibi afrodisiaci, ossia in grado di stimolare il desiderio sessuale? Secondo alcune correnti di pensiero ci sono alimenti che, per le sostanze che contengono, svolgono un’azione diretta sul desiderio sessuale, e altri che possono migliorare indirettamente l’intesa sessuale modificando lo stato emotivo generale. A dosi moderate, per esempio, l’alcool può essere considerato un afrodisiaco, in quanto funziona come un solvente del Super –Io.

Trovo molto interessante quanto sostenuto dal nutrizionista californiano Bernard Jensen, ossia che responsabile di una sessualità di “bassa qualità” è la cattiva alimentazione. Invece di andare alla ricerca di cibi afrodisiaci non è quindi meglio pensare ad alimentarsi bene? “Esiste una dieta in grado di attivare i neuromediatori del piacere sessuale, come acetilcolina e dopamina e di bloccare i mediatori ostili, come la serotonina” (Willy Pasini, 1994). Quali sostanze contenute nei cibi possono quindi migliorare la sessualità?

I glicidi sono necessari, anche se in minima quantità, al funzionamento del sistema nervoso centrale (quindi non dobbiamo per forza eliminare completamente gli zuccheri, basta non esagerare!). Lo stesso vale per i lipidi e per le proteine, fondamentali per l’organismo (ok a un po’ di tutto). Parlando di sostanze più specifiche, amiche della sessualità sono considerate la tirosina (contenuta nelle pesche, nell’ananas), l’arginina (nella frutta secca), lo zinco (nelle ostriche). E ancora, il calcio, il ferro, lo zolfo, il fosforo e sicuramente le vitamine.

di Francesca Calligaro

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