Buonissima Torino accetta solo superlativi

Per il terzo anno Torino torna ad ospitare Buonissima, evento gastronomico nato con l’obiettivo di unire cucina, arte e bellezza. Dal 25 al 29 ottobre si susseguiranno numerose occasioni per visitare la cucina e la cultura piemontese

di Chiara Romano

Il mondo a Torino, Torino al mondo 

La nostra città offre cibi deliziosi, cuochi talentuosi e luoghi bellissimi, ma nessuno sembra saperlo”. Queste sono le parole di Stefano Cavallito, l’ideatore di questo evento insieme a Matteo  Baronetto e Luca Iaccarino. Quale idea migliore, quindi, se non invitare i più famosi chef della scena  internazionale a cucinare all’ombra della Mole Antonelliana? Si terranno cene stellate al ristorante  Del Cambio, dove Matteo Baronetto ha avviato questa edizione in collaborazione con lo chef Niko Romito e l’artista Michelangelo Pistoletto.

Gli ospiti potranno anche visitare le OGR Torino, dove Virgilio Martinez porterà la sua foresta amazzonica sotto forma di sapori, suoni e installazioni. L’evento culminerà il 29 ottobre al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con “Il pranzo della domenica”, risultato della collaborazione di sei tra i migliori cuochi del Piemonte. Inoltre, il 25 ottobre, presso la Nuvola Lavazza, è stato assegnato il premio Bob Noto a René Redzepi, chef del ristorante tristellato Noma di Copenaghen. 

Predicare il verbo delle acciughe al verde 

Le tavole coinvolte saranno alla portata di tutti grazie al progetto “Piolissima”, che vedrà coinvolte  sedici osterie che proporranno un menù tipico piemontese, must have le acciughe al verde in tutte  le loro declinazioni. Inoltre, molti dei bar storici della città offriranno il format “Colazioni  all’Italiana”, in collaborazione con 1895 Coffee Designers by Lavazza. Per chi avrà voglia di  mettere le mani in pasta, sarà possibile partecipare a diversi workshop presso Eataly Lingotto e la  Fabbrica di Guido Gobino.  

Ma alla fine, che sia da una parte o dall’altra del bancone, ricordiamo che l’arte è nata per  comunicare, e quella culinaria non fa eccezione.

Lascia un commento

Your email address will not be published.