Ristorante Olmetto, il buon gusto a tutto tondo

Olmetto

Ristorante Olmetto: tradizione evoluta, lo stile dell’accoglienza

In via Disciplini 20 a Milano si assiste all’evoluzione di una tradizione radicata, con il ritrovamento di certi sapori che accompagnano gli altri sensi in una vera esperienza. Trent’anni fa nasceva il ristorante Olmetto (Ulmet), risultato di un sogno condiviso da quattro amici (Alessandro, Stefano, Paolo e Lorenzo), quello di aprire un posto nel cuore di Milano dove mangiando ci si ritrovasse nell’abbraccio della tradizione.

In principio poteva considerarsi una classica trattoria a gestione familiare, che anno dopo anno si è invece evoluta in un locale sofisticato quanto accogliente. La ricercatezza è la chiave di accesso all’identità del posto. L’interior è contemporaneo, ibridizzato da richiami vintage: al pavimento in marmo geometrico anni Sessanta si contrappongono tavoli esagonali in marmo moderno, i colori pastello si mescolano ai grigi concreti.

I mari, i monti, la città

Stesso concetto per la cucina, dove il classicismo italiano viene condito con una spezia chiamata fantasia! La carta del ristorante Olmetto propone piatti di terra e di mare, e la cosa incredibile è che nessuno di essi la vince sugli altri. L’ardua sentenza è affidata al mero gusto personale; ciò che è certo è che nessuno può alzarsi da tavola con dell’appetito residuo.

Per questo “en plein” bisogna ringraziare Umiltà Buonamici (Pia) e suo marito Remì Berton, detentori di ben due stelle Michelin. Dal risotto alla milanese alla zuppetta di topinambur; dalla tartare di salmone selvaggio ai conchiglioni ripieni di baccalà mantecato: l’equilibrio tra tradizione e innovazione è garantito da una cucina pulita e leggera.

Riguardo ai vini, si possono degustare degli ottimi satin della Franciacorta, la scelta delle cantine ricade tra L’Italia e la Francia. E così, anche per il dessert non manca il connubio tra classico e particolare. Ciò che potrete denotare in un posto così unico nel suo genere come il ristorante Olmetto, è che la sua ricercatezza è conquistata tanto naturalmente da sentirsi comunque a casa!

 

di Selena Celio

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