El viento en un violìn – Tutto è permesso nella vita

Due storie apparentemente lontane: un rapporto malato madre-figlio di famiglia borghese e una giovane coppia lesbica che vive insieme alla madre di una di loro due in un quartiere povero. L’incontro sarà violento, ma allo stesso tempo permeato di ironia. El viento en un violìn è una storia dove il senso di inadeguatezza e la difficoltà dei rapporti è al centro, senza farsi mancare mai la risata, l’ironia, l’umanità, l’amore.

Claudio Tolcachir, giovane regista argentino (è anche autore e attore), con questo suo spettacolo ci racconta come diverse vite, apparentemente lontane, possano toccarsi e intrecciarsi, trovando equilibrio e pienezza nonostante le nevrosi, i comportamenti borderline dei protagonisti, i loro limiti e incapacità. Uno sguardo duro ma positivo, che esplora i concetti di identità, rapporti, ossessione di controllo sulle vite degli altri. Da questa storia quasi surreale emerge la quotidianità, quella di tutti.

In scena, due famiglie, due case, diversi problemi che sfociano nella salvezza dei più. Oggetti familiari, e soprattutto due letti e due divani, i luoghi di incontro/scontro, unione e allontanamento. Le luci delimitano gli spazi e i momenti temporali.

Il resto è lasciato al testo e alla bravura eccezionale di tutti gli attori: Inda Lavalle, Tamara Kiper, Miriam Odorico, Araceli Dvoskin, Claudio Tolcachir, Gonzalo Ruiz. Generazioni di una società sull’orlo del baratro. Come quella argentina del 2001. Che però, non cade giù, e (come i suoi protagonisti) trova da questo nuova forza e nuovi stimoli, come aprire un teatro e creare. La vita che tutto permette.

 

 

(di Monica Garavello)

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