Roma Film Fest – Audrey, non più diva ma donna

Audrey che, pensierosa e con i capelli legati da una coda di cavallo, scruta il panorama da una terrazza romana. Audrey senza trucco, con il broncio da bambina, mentre appoggia una sigaretta sulle labbra. E poi, ancora, con il volto segnato dalla fatica ma illuminato dalla gioia, mentre abbraccia la sua bimba appena nata.
Roma si inchina al mito di Audrey Hepburn. E il Club Amici di Audrey la celebra con una mostra-omaggio, curata dal secondo figlio dell’ attrice, Luca Dotti, al Museo dell’ Ara Pacis. Ma stavolta la splendida attrice americana, inona di eleganza e stile, non è ritratta come diva, ma come donna e mamma in 150 scatti “rubati” e mai visti dal grande pubblico. Il Club di Top Donor Amici di Audrey, nato a fine 2010 su iniziativa dell’ Unicef Italia e dei figli di Audrey Hepburn, Sean Ferrer e Luca Dotti e grazie all’ entusiasmo della giornalista Désirée Colapietro Petrini che ne è testimonial, si propone di raccogliere fondi a favore dell’ Unicef, a cui la stessa attrice ha dedicato una parte importantissima della sua vita in qualità di ambasciatrice di buona volontà. L’ integrazione nel prezzo del biglietto, infatti, sarà interamente devoluta al progetto di lotta alla malnutrizione infantile in Ciad. Il tributo benefico alla star (è anche la prima volta che Roma la celebra) è stato fortemente voluto dal Club Amici di Audrey, composto, oltre che da Désirée Colapietro Petrini, da Luigi Abete, Noemia e Paolo D’ Amico, Jacqueline e Aurelio De Laurentiis, Francesca e Eduardo Montefusco, Carla Fendi e Candido Speroni, Mirella Petteni Haggiag, Carla e Aurelio Regina, Carla e Andrea Colaneri, Emanuela Cesaretti e Michel-Angelo van Druenen, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Lorenza Jona Caputi e Paolo Marzotto. L’ occasione è il 50° anniversario di Colazione da Tiffany, che cade in contemporanea con il Festival Internazionale del Film di Roma, dove il 4 novembre verrà proiettata la versione restaurata. L’ obiettivo è di raccogliere di 500mila euro da usare in beneficenza.

Arianna Giunti

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