Il Piccolo Principe sbarca sul grande schermo

Come non inaugurare meglio l’arrivo dell’anno nuovo se non con una storia magica, una storia che appartiene a tutti, grandi e bambini, e che a distanza di 71 anni dalla prima apparizione, riesce ancora a far sognare e a stupire.

“Il Piccolo Principe” raggiunge il grande schermo per la regia di Mark Osborne, autore del celebre film d’animazione “Kung fu Panda”. Si tratta dell’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupéry “Le Petit Prince” (1943), capolavoro tradotto in più di 250 lingue e diffuso in tutto il mondo con oltre 134 milioni di copie.

Il film d’animazione racconta la storia di una bambina la cui vita viene costantemente controllata e programmata dalla madre, ossessionata dal suo futuro. Un giorno però la piccola si troverà faccia a faccia con un anziano personaggio, strano e dai modi alquanto fuori dal comune. Ma ciò che legherà i due sarà una favola, curiosa e diversa dai libri che la bambina era abituata a leggere: il racconto di un piccolo Principe alla scoperta di lontani luoghi, di nuovi individui ma soprattutto di sentimenti ed emozioni.

La pellicola venne presentata fuori concorso al Festival di Cannes del 2015. Ad essa sono legati attori di grande calibro che si sono prestati a dare voce ai vari soggetti: Rachel McAdams nei panni della madre oppressiva, James Franco che, con il suo timbro caldo e melodico, non poteva fare a meno di doppiare la Volpe, oppure Mackenzie Foy, star del film “Interstellar”, la quale impersonava la giovane protagonista.

Risulta evidente fin dalle prime scene quanto il regista voglia giocare sui forti contrasti. I colori grigi, cupi che accerchiano la quotidianità della bambina sono in netta opposizione con la vivacità delle tinte pastello che decorano, invece, l’abitazione dell’anziano, o con il caldo color dell’oro con cui sono decorate le pagine della storia. Diversa è anche la tipologia di “animazione” utilizzata per rappresentare le avventure del piccolo Principe: essa infatti riprende quelli che sono gli acquarelli con cui lo stesso Saint-Exupéry volle decorare le pagine del suo racconto. Particolarmente realistici e all’avanguardia sono invece gli altri personaggi; hanno infatti collaborato a questo capolavoro esperti della Pixar, Disney e Dreamworks, riuscendo ad ottenere un risultato impeccabile e di altissimo livello.

Una favola apparentemente semplice e per bambini come questa cela valori fondamentali come il rispetto, la pace, accettare le diversità o proteggere l’ambiente. “Ciò che è davvero importante è invisibile”. Ma soprattutto ci insegna che bisogna essere un po’ bambini per essere dei bravi adulti.

 

di Federica Giampaolo

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