#iorestoinSALA: il cinema, l’antidoto al buio

#iorestoinSALA

#iorestoinSALA porta il cinema in tutte le case

Dal 23 febbraio l’emergenza sanitaria ha costretto la chiusura di tutte le attività, tra cui i cinema. Ma dopo undici settimane di pausa, #iorestoinSALA porta il cinema in tutte le case. Il Covid-19 ha allontanato gli italiani ordinando il distanziamento sociale. Da marzo tutto lo stivale si è fermato, e con lui anche l’arte.

Le attività di intrattenimento come i teatri e i cinema hanno chiuso le loro porte già dalla fine di febbraio. Ma, dopo una lunga attesa, un gruppo di 71 esercenti, in collaborazione con dei distributori, ha ideato #iorestoinSALA, un’alternativa digitale alla sala cinematografica. In un periodo in cui l’uomo ha bisogno più che mai di evasione dalla realtà, l’arte non può non correre in suo aiuto.

Il progetto

L’obiettivo di  #iorestoinSALA è di portare avanti lo storico legame tra il cinema e i propri spettatori, anche in questo momento di lockdown. Una realtà dove il cinema non si trasferisce sulla rete, ma dove la rete diventa cinema. Anzi, diventa sala. Ogni cinefilo, infatti, dal 26 maggio può trasformare il proprio salotto in una sala cinematografica. Grazie alla piattaforma MyMovies, acquistando semplicemente un biglietto, si accede allo streaming della prima di un film. Per ogni telespettatore il luogo non cambia, è sempre il cinema del cuore il suo punto di riferimento. È la modalità che si è evoluta.

Ogni cinema, sul proprio sito, simula l’esperienza reale con vendita di biglietti, posti assegnati e riproduzioni in streaming ad orari prestabiliti. Tutte le sale del cinema hanno il loro corrispettivo virtuale con lo stesso numero di posti. Perciò, ad ogni acquirente verrà assegnato un codice con l’acquisto del biglietto, corrispondente al posto nella sala virtuale. Le distanze si accorciano grazie ad una chat, che permette di parlare con il proprio vicino, senza doversi contendere il bracciolo della poltrona. Tutto con il fine ultimo di far vivere quel senso di comunità che l’amante della settima arte ricerca quando entra in una sala.

La programmazione

Le prime in programmazione dal 26 maggio rispecchiano a pieno la filosofia di #iorestoinSALA. Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo, Tornare di Cristina Comencini, Georgetown, che vede Christoph Waltz per la prima volta come regista, e In viaggio verso un sogno, film indipendente con Shia LaBeouf. Non mancherà poi il nuovo cinema coreano con Memorie di un assassino di Joon-ho, che quest’anno ha trionfato agli Oscar con Parasite.

Il Paradiso probabilmente del regista palestinese Elia Suleiman e The Farewelluna bugia buona, nuova commedia fenomeno dalla Cina. #iorestoinSALA si impegna ad andare oltre la solita messa in onda del film e a portare a compimento quei progetti spesso difficili da organizzare. Ogni prima del film, infatti, è preceduta da un’intervista agli attori o al regista.

La speranza è quella di poter tornare prima possibile a sedersi sulle le poltroncine rosse impregnate dall’odore dei popcorn. Ma nel frattempo gli amanti del cinema non possono farsi abbattere dalle circostanze difficili. Il valore benefico che l’arte dà all’uomo non può essere ignorato. Nel blackout totale che la pandemia ha portato, il cinema resta la giusta medicina per lo sconforto. Mai come oggi l’arte ha rappresentato una fuga dall’isolamento, un antidoto al buio che ha pervaso l’Italia intera.

 

di Annastella Versace

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