Il mio posto è qui: un film che parla di amicizia ed emancipazione

Disponibile nelle sale cinematografiche italiane dal 9 maggio

a cura della Redazione

Un inno alla libertà 

Un film che parla di ricerca della libertà, di amicizia e di emancipazione; una storia ambientata nella Calabria degli anni ’40 i cui protagonisti sono Marco Leonardi, nei panni di Lorenzo, e Ludovica Martino, che interpreta il personaggio di Marta. Quest’ultima è promessa sposa a un uomo che però non ama e che di conseguenza non vuole accanto come compagno di vita.

Marta ben presto conosce Lorenzo, un ragazzo omosessuale; tra i due nasce un’amicizia intensa, entrambi si iniziano a capire, a comprendere e a sostenere l’un l’altro. Lorenzo le presenta una comunità di omosessuali, di cui lui stesso fa parte, che come lei si sentono vittime di pregiudizi e discriminazioni e che la fanno riflettere sui suoi diritti in quanto donna. Marta diventa sempre più consapevole, e vuole raggiungere una condizione di libertà ed emancipazione.

Un film che rappresenta l’Italia del secondo Dopoguerra ma che in realtà racconta perfettamente l’attualità, che è super in linea con i tempi d’oggi, in cui la donna molto spesso non viene ancora posta allo stesso livello dell’uomo. Il film aiuta e invita a riflettere sulla disuguaglianza tra i generi e sulla condizione femminile. Il libro di Daniela Porto, moglie del regista Cristiano Bortone, è il punto di partenza da cui nasce il film, che riflette i diritti delle donne e il patriarcato.

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