I due volti di gennaio, firmato Hossein Amini

Atene, terra di Democrazia. Terra di Socrate, Pericle, Sofocle. Culla della civiltà occidentale e teatro di un triangolo perverso.
Un intreccio criminale fatto di fughe e passioni, fatto di calcoli sofisticati e di indagini. Atene, nascondiglio per affari poco leciti. Atene, 1962.
Nato dalla penna dell’immenso Hossein Amini, sceneggiatore iraniano di grandi successi come Drive, Biancaneve e il Cacciatore e I 47 Ronin, I Due Volti di Gennaio, al cinema dal 9 Ottobre, rappresenta anche il primo esordio alla regia per Amini e si appella come secondo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Patricia Highsmith nel 1964.
Apprezzata autrice di Noir e Thriller la Highsmith ha goduto del piacere di vedere le sue opere tramutate in immagini da grandiosi registi, primo fra tutti Alfred Hitchcock che prese in custodia il suo romanzo d’esordio, Sconosciuti in treno (1950) e ne trasse un grande film con Robert Walker e Farley Granger, intitolato L’altro uomo.
Dopo Renè Clement, Anthony Minghella, Wim Wenders e Liliana Cavani, è la volta di Hossein Amini che fa dell’opera di Patricia un grande successo cinematografico, un thriller sofisticato ambientato in Europa, interpretato da un cast eccezionale.
È Kirsten Dunst la protagonista femminile. Conosciuta soprattutto per il ruolo di Mary Jane Watson (fidanzata dell’uomo ragno) e Marie Antoinette, la bravissima Dunst veste i panni di una giovane mogliettina in vacanza in Grecia con il proprio affascinante marito, carrierista Statunitense, in realtà immischiato in affari molto poco leciti, che lo perseguiteranno fino a raggiungerlo in Europa.
Secondo e terzo spago di questa Treccia criminal-amorosa sono Viggo Mortensen e Oscar Isaac, il primo noto per il ruolo di Aragon nella trilogia cinematografica Il Signore degli Anelli, il secondo scelto dai fratelli Coen come protagonista per la pellicola A proposito di Davis, uscita nel 2013.
I due volti di Gennaio è un’opera impregnata di suspense e di attenzione minuziosa alle sfumature psicologiche dei personaggi.
I due uomini complici di un crimine: uno professionista dell’inganno, l’altro dilettante ma affascinato e attratto sessualmente dalla giovane moglie di Chester e psicologicamente dal grande potenziale persuasivo di Chester stesso. Rydal, più giovane e ribelle vede in Chester il padre da poco perduto, una figura con la quale intratteneva un rapporto di amore e odio.
Illegalità, fuga, passione, fascino. Un film che è tutto questo e che rappresenta un ottimo punto di partenza per un artista di grande talento, Hossein Amini.
“Noi siamo liberi, liberi di vivere come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Qui ad Atene noi facciamo così” ( da Discorso agli Ateniesi, 461 A.C- Pericle )

 

di (Giulia Betti)

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.