“L’istinto del lupo”: un libro di Sal Costa

Vicende intrecciate che parlano di mafia, politica e servizi segreti

a cura della Redazione

L’ambientazione della vicenda e la storia narrata 

Il periodo è quello degli anni 1982-1983, quando Nitto Santapaola ascende al potere nel catanese e Totò Riina nel palermitano. Anni rinomati e ricordati come vero e proprio periodo di boom della mafia, della politica e dell’eroina.

Il figlioccio di Nitto Santapaola, Agatino, rapina banche con il compare Liborio. Un giorno, Nitto Santapaola gli chiede di eliminare il generale Dalla Chiesa; come ricompensa, la messa in opera della prima raffinatezza di eroina. Agatino in un secondo momento scappa a Londra, costretto dalla guerra per l’eroina, creando un proprio giro di affari, ma qualche tempo dopo Nitto lo richiama a Catania. Cosa succederà?

Una storia di potere dove “il lupo” in questione, sempre più bramoso di fama e successo, fa branco, obbedisce e soddisfa i suoi istinti. Un lupo affiatato, che persegue una caccia perenne verso i rivali.

Sal Costa: qualche informazione sull’autore 

Scrittore siciliano, autore di diversi romanzi tra cui Un du’e tre, La vera storia di Johnny il pompiere, Visioni di Jack, Bollito duro, Il mercante di Dio. Famoso anche per i suoi racconti, per le poesie, per il suo testo di teatrodanza, I frutti di Pomo Pusillo, per i suoi monologhi teatrali, per la commedia Il segreto di Audrey Hepburn e per alcuni romanzi tra cui Saravà.

Sal Costa nel 2005 è stato proclamato “selezionatore” per la sezione Letteratura alla Biennale di Napoli, e in periodi recenti, più precisamente nel 2019 e nel 2020, è stato membro della Giuria Tecnica dell’Etna Book.

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