L’anno delle parole ritrovate: il nuovo romanzo di Bea Buozzi

Dopo “L’anno dei nuovi inizi” e il romanzo rosa "Love trotter", la scrittrice e storyteller torna nelle librerie italiane

di Camilla Prampolini

Torna la compagnia contagiosa e travolgente di palazzo Ranieri e del Macondo, con i suoi personaggi coloriti e storie intriganti. Sullo sfondo di una Milano che riparte si svolgono le vicende di un anno che non dimenticheremo: il conflitto in Ucraina, il Giubileo della Regina d’Inghilterra, le elezioni presidenziali, le esequie di Elisabetta II e l’ascesa di Carlo III.

All’interno di un palazzo liberty in Corso Buenos Aires a Milano, viene lasciata una lettera misteriosa nella guardiola della portineria: il mittente sconosciuto scatena negli inquilini una vera e propria caccia al tesoro che porterà i protagonisti ad avere un confronto con i propri sogni e le proprie paure. 

Gli abitanti del condominio meneghino hanno tutti qualcosa da nascondere: dal portinaio Oreste, che scompare durante la pausa pranzo facendo perdere le proprie tracce, sino alla signora Agnes, una catalana che vede gli spiriti e mantiene un segreto di Buk. E poi ancora, che cosa succede quando le telecamere si spengono nelle soffitte? Molti sono i misteri da risolvere, ma poco è il tempo che si impiega a leggere il romanzo.

L’autrice Bea Buozzi è una scrittrice a caccia di storie; ci propone il suo terzo libro, un crocevia di vite e misteri che catturano il lettore. Non fa fatica a farci immedesimare in uno dei personaggi protagonisti, strappando un sorriso o fornendo spunti di riflessione. In fondo, è una storia di uomini comuni, o forse un po’ eclettici, che si possono trovare in ogni condominio. Dopo “L’anno dei nuovi inizi” e il romanzo rosa “Love trotter”, la scrittrice e storyteller torna nelle librerie italiane.

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