Bittersweet, la nuova arrivata in casa Sonzogno

In casa Sonzogno, nasce una nuova e intrigante collana editoriale; si chiama Bittersweet ed è dedicata alle donne, parla di donne e spesso è scritta da donne.

Ma la vera novità è un’altra: si punta a riscoprire e recuperare i testi della prima metà del Novecento, testi dimenticati e spesso “nascosti” dalla censura di quegli anni.
Ideata da Irene Bignardi per Sonzogno, si impegnerà nel proporre storie dal grande contenuto umano, che introducono i grandi problemi del primo cinquantennio del Novecento, problemi ancora molto attuali ai giorni nostri.
Due sono i titoli che inaugurano questa nuova ed entusiasmante collana: La Garçonne di Victor Marqueritte e La Matriarca di G.B. Stern.

La Garçonne risale al 1922, fu un grande bestseller in tutta la Francia, giudicato però scandaloso e quindi censurato. Sonzogno riscopre la bellezza di questo romanzo che narra di una categoria di donne – le garconne appunto – spregiudicate e dal taglio di capelli maschile, che diventerà il tipico taglio dei ruggenti anni Venti. Il romanzo si concentra sulla storia di Monique, una donna che vuole emanciparsi in tutti i modi possibili.

La Matriarca, secondo titolo della collana Bittersweet, viene paragonato, per la vicenda, ai Buddenbrook di Mann; il romanzo di G.B. Stern però è più scanzonato e ironico. Il romanzo segue le vicende della famiglia ebraica Rakonitz che viaggiano per l’Europa fino a stabilirsi a Londra. La capofamiglia, la matriarca appunto, è Anastasia; tutte le vicende ruotano intorno a lei e in un baleno veniamo catapultati tra eventi, feste e bar mitzvà, con il tono tipicamente umoristico degli ebrei.
Indubbiamente sono due romanzi di grande spessore ma leggeri grazie alla scrittura fluente e incalzante, due romanzi e una collana tutta da scoprire.

 

 

di (Jessica Fuschillo)

 

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