Luogo adatto per la cerimonia – “Sì, ma dove e come?”

 

“Sì, ma dove?”. Per un “sì” davvero da favola, ci vuole una location da mille e una notte. Quattro sono gli aspetti da considerare al momento di scegliere il luogo adatto per la cerimonia; molti di più sono i dubbi che ci colgono quando ci si trova a prendere le singole decisioni riguardo il “sì, ma come?”, ovvero l’organizzazione, soprattutto se non ci si è affidate ad una wedding planner preparata e professionale.
Ma andiamo per gradi. Prima di tutto: il tempo. Bisogna sempre pensare a scegliere una location che abbia un’area coperta abbastanza ampia dove trovare riparo in caso di pioggia o
brutto tempo. Perché purtroppo l’umore del cielo è l’unica cosa che non posiamo scegliere o prevedere, proprio come gli invitati dei genitori!

Seconda cosa: lo stile del luogo che accoglierà gli sposi e i loro amici e parenti deve essere coerente con quello dei festeggiati. Se si è scelto di indossare un abito molto elegante, è meglio evitare un’ambientazione rustica e casual. Al contrario, se invece si è persa la testa per un abito più sbarazzino e lo spirito è più selvaggio, allora non bisogna assolutamente chiudersi nella stanza di un resort pluristellato, perché ci si sentirà in gabbia.

Tre: il numero degli invitati. Prima di prendere una qualsiasi decisione bisogna sempre tenere in considerazione la lista degli ospiti, quei due iniziali fogli fitti fitti di nomi che poi non si sa come sono diventati quattro! Non vorrete certo celebrare una cerimonia per 250 persone in uno spazio che ne può ospitare al massimo 75.

E infine, la quarta, la decorazione: la più importante se si vuole dare un carattere personale al ricevimento. Se decorazioni e allestimenti invece non sono la priorità, l’ideale è scegliere uno spazio prevalentemente bianco, molto minimale, che sarà arricchito con qualche tocco caldo di ispirazione nordic design per non dare agli invitati l’impressione che manchi qualcosa. Se invece si ha una verve da decoratrice, ci si accorgerà che lo stile farà la differenza, per poter ricreare un ambiente che ci somiglia, che sa raccontare chi si è all’uomo che si ama e a chi ci ha raggiunto per festeggiarci nel giorno più bello.
(di Adriana Martí Fruitós)

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