LeMieMani: a Pitti Uomo 106 l’accademia di artigianato Schola

A Pitti Uomo 106 va in scena l'evento LeMieMani, performance collettiva curata dall'accademia di artigianato Schola che mette in mostra il futuro della manifattura in Italia e nel mondo

di Martina Faralli

La bottega dell’artigiano diventa palcoscenico di talenti. A Pitti Uomo 106 va in scena l’evento LeMieMani, performance collettiva curata dall’accademia di artigianato Schola che mette in mostra il futuro della manifattura in Italia e nel mondo.

Schola porta a Pitti Uomo 106 l’evento LeMieMani e svela la sua fucina di creatività

Non sono molti i luoghi del mondo in cui si può osservare il futuro della moda mentre viene creato. Fra questi luoghi sorprendenti c’è Schola, l’accademia fiorentina che forma talenti provenienti da tutto il globo per far sì che diventino gli alti artigiani di domani.

In uno spazio luminoso nella zona di Porta Romana, a Firenze, Schola si apre con un evento nei giorni di Pitti Uomo 106 per rendere concreto e tangibile il lavoro dei propri studenti. Ai tavoli di LeMieMani, persone delle nazionalità più disparate sono all’opera per realizzare prototipi e progetti finali, tutti quanti accomunati dalla voglia di imparare le fondamenta di un mestiere per rinnovarle in base alla propria soggettività.

Ci sono professionisti della cappelleria provenienti da Texas e California, creatrici di borse australiane, sarti messicani e italiani. E ancora, persone intente a lavorare il cuoio per le scarpe, ceramisti indaffarati, modellisti che assemblano i loro lookbook. Le tecniche più innovative si intrecciano a saperi antichi, abiti e accessori vengono re-immaginati, il tutto con un obiettivo comune: imparare e perfezionare arti che altrimenti andrebbero perdute.

Il fil rouge dei racconti degli studenti di Schola è la straordinarietà di un’esperienza come quella offerta dall’accademia fiorentina. In molti hanno percorso migliaia di chilometri e hanno messo in pausa la propria vita per essere qui ad imparare da chi l’artigianato lo pratica da secoli. Gli insegnamenti provengono infatti da professionisti che si sono formati su quanto di più longevo la Toscana e l’Italia hanno da offrire in termini di manifattura e creazione artigianale.

Nelle parole di coloro che frequentano i corsi di Schola, non c’è quasi niente di simile al mondo, e vale la pena arrivare fino a Firenze per portare il proprio sapere ad un nuovo livello. Fra gli obiettivi più gettonati c’è quello di aprire un proprio brand o, per chi un marchio lo ha già, elevarlo nella qualità e nella ricercatezza. È sicuro però che moltissime aziende farebbero a gara per avere all’interno persone con delle capacità artigianali così sviluppate.

Le proposte di corsi di Schola Academy

I percorsi di Schola vanno dalle 10 alle 20 settimane e sono altamente immersivi. I temi spaziano dallo Slow Fashion, in cui non si impara soltanto a creare un capo da zero, ma vengono implementati principi di sostenibilità a partire dalla ricerca dei materiali e dalle lavorazioni, al design tecnico delle calzature e alla creazione e customizzazione di sneakers.

Le partnership con aziende esterne raccontano la volontà di Schola di rimanere radicata sul territorio e affidarsi all’esperienza di eccellenze di settore. La Scuola del Cuoio di Firenze si occupa ad esempio dei corsi di bag making, la cappelleria è seguita dalla fucina di Superduper, mentre le calzature su misura sono nelle mani della Footwear Academy di Stefano Bemer. Fra le offerte c’è anche un corso sull’arte culinaria, guidato dalla brigata di Cibrèo.

Fra lampi di genio e riflessioni sulla filiera della moda, Schola porta avanti un modello unico che attualizza la parola artigianato e la rende fonte di speranza per la creatività di domani.

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