Pietro Terzini “One More Day”: l’attesissimo show dell’artista

L’artista utilizza un linguaggio attuale commisurato e adattato ai vari social, tramite cui spiega le sue idee e le connessioni tra moda, arte, design

a cura della Redazione

Qualche nota biografica 

Il suo lavoro artistico è molto noto e popolare sui social media. Pietro Terzini ha collaborato con brand di fama internazionale e di lusso tra cui Moncler, Tiffany, Palm Angels. Uno dei focus nella sua opera è sulla moda, sulla sua importanza e sull’influenza che essa ha sulla società. Pietro Terzini viene in qualche modo ispirato dalla moda e da essa inizia a progettare e creare le sue opere.

Più che di moda in quanto tale, Terzini parla del collegamento tra moda e società, e di come la prima influenzi la seconda, di come i brand diventano status symbol e stili di vita in cui le persone si rispecchiano. La sua comunicazione con l’audience è prettamente digitale, via social, in linea con le tendenze di oggi e con il suo spirito giovane.

Pietro Terzini decide di mostrare e narrare il suo lavoro sui social. L’artista utilizza un linguaggio attuale commisurato e adattato ai vari social, tramite cui spiega le sue idee e le connessioni tra moda, arte, design.

La mostra di Terzini alla Galleria Cavaciuti è sold out

87 opere e 7 sale espositive sprigionano l’identità di Pietro Terzini e l’essenza della sua opera. Le scritte di Pietro Terzini delle stories di Instagram vengono concretizzate e trasferite con spray e acrilico su tele e confezioni di packaging dei brand. Le opere create descrivono l’influenza della moda, la rivoluzione digitale, le nuove generazioni e l’era dei social. Tutte questioni che hanno portato alla perdita di punti di riferimento solidi e ad un contesto consumistico.

I brand e la moda, nel mondo attuale, generano valori, diventano le cattedrali del culto materialista. La tela dell’artista è il packaging dei brand, e su di essa prendono forma graffiti e quotes. Terzini gioca con il packaging e ironizza, con il suo storytelling, portando in scena le strategie sensoriali dei brand.

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